Il denaro dello studio finiva sui suoi conti correnti: sequestrati soldi e immobili a commercialista catanese

Di Redazione / 13 Ottobre 2022
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Conti correnti e immobili sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Catania al commercialista catanese Massimiliano Longo. Il provvedimento è stato firmato dal gip del Tribunale etneo che ha accolto la richiesta della procura di Catania. Il professionista è accusato di appropriazione indebita aggravata e autoriciclaggio.

 

 

L’inchiesta del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza di Catania, avrebbe evidenziato che Longo, in qualità di socio e rappresentante legale dell’associazione tra professionisti FLA Floresta Longo e Associati, con sede a Catania, avendo piena disponibilità dei conti correnti in ragione dell’incarico di gestione contabile della medesima associazione, avrebbe effettuato, nell’arco di un triennio, molteplici bonifici a proprio favore per importi superiori alla quota di partecipazione agli utili pattuito tra i soci, appropriandosi indebitamente di oltre un milione e quattrocentomila euro.

 

 

La GdF avrebbe anche appurato che Longo avrebbe poi reimpiegato gran parte delle somme illecitamente incassate, per un importo di circa un milione di euro, in attività economiche e imprenditoriali facendo versamenti a favore di società a lui riconducibili per un ammontare di circa 700 mila euro, acquistando due immobili ad Aci Castello, di cui era già proprietario al 50%, versando 143 mila euro, sottoscrivendo fondi comuni di investimento per la somma di oltre 170 mila euro, investendo in aste giudiziarie per l’acquisto di oro e metalli preziosi per 8 mila euro.

Massimiliano Longo è accusato di appropriazione indebita, aggravata dall’aver abusato delle relazioni d’ufficio e dall’aver cagionato alle persone offese un danno patrimoniale di rilevante gravità, nonché di autoriciclaggio di parte del provento di reato.

Il Gip del Tribunale di Catania ha disposto il sequestro preventivo dei due immobili di Aci Castello, dei conti correnti del commercialista e, per arrivare a 1,4 milioni anche i conti correnti delle società allo stesso riconducibili. Sigilli anche a 7 società riferibili all’indagato, con contestuale nomina di apposito amministratore giudiziale, operanti, oltre che nel settore dei servizi forniti da dottori commercialisti, in quelli del trasporto marittimo di passeggeri, della locazione immobiliare di beni propri e dei supermercati.

La DIFESA. «Quale difensore di fiducia del dott. Massimiliano Longo – ha detto il suo legale, l'avvocato Carmelo Galati – in riferimento all'articolo apparso sul vostro sito desidero chiarire che il dott. Longo è risultato destinatario di un provvedimento che allo stato è solo una ipotesi investigativa priva di qualsivoglia vaglio in sede giurisdizionale. Nessuna appropriazione è mai intervenuta in danno di chicchessia. Si tratta di una normale dinamica interna ad uno studio professionale da anni cessato che ha visto le parti ormai da tempo reciprocamente soddisfatte anche in sede civile. L'ipotesi degli inquirenti ci si augura che  in sede di riesame sarà ricondotta entro i suoi normali confini  atteso che le attività ricomprese nel provvedimento di sequestro risultano di esclusiva pertinenza del Longo e del suo nucleo familiare ed estranee alla attività strettamente professionale dello stesso. Non può che amareggiare la enfasi data ad una vicenda privata che travolge la vita familiare del dott, Longo ancor prima che via sia stata alcuna  verifica. Siamo certi che la verità storica sarà ristabilita  nel più breve tempo  possibile a salvaguardia della correttezza dell'attività professionale ultraventennale del dott, Longo».
 

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Pubblicato da:
Fabio Russello
Tag: guardia di finanza massimiliano longo