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l'incidente

Il cric “cede” e muore schiacciato dal tir che stava riparando sulla Ss 514 a Vizzini

La vittima aveva 39 anni, Indagano i carabinieri

Di Salvatore Caruso |

Aveva 39 anni Georghe Tupita, l’operaio romeno morto schiacciato da un autoarticolato condotto da un suo collega, che stava provando a riparare, dopo aver ricevuto una richiesta di intervento proprio da parte del conducente del mezzo pesante.Si tratta di un incidente sul lavoro che si è verificato venerdì sera, intorno alle 22, sulla Ss 514 (Ragusa-Catania), nei pressi di una stazione di servizio ubicata lungo la statale ricadente in territorio di Vizzini, non distante dallo svincolo “Vizzini Scalo”. Un sinistro sul quale sono a lavoro i carabinieri di Vizzini e quelli di Palagonia.

Una dinamica tutta da chiarire con gli investigatori che, nelle ore successive alla tragedia, hanno avuto modo di sentire coloro che hanno assistito all’incidente. Da una prima ricostruzione, fatta dagli inquirenti, sembra che il conducente dell’autoarticolato abbia avuto dei problemi col mezzo pesante e sarebbe stato costretto a fermarsi nell’attesa dell’arrivo dei meccanici, avvisati nel contempo proprio dall’autista del Tir.

Il 39enne operaio romeno (non è chiaro se fosse da solo oppure con quale altro collega), non appena giunto sul posto, ha iniziato a lavorare. Necessario quindi fare ricorso a una sorte di “cric” idraulico (da verificare se quest’ultimo sia stato posizionato dalla vittima oppure da un terzo soggetto) per sollevare il mezzo pesante di quel tanto per consentirgli di verificare l’eventuale presenza di un guasto al Tir. Non è chiaro cosa sia successo nei minuti successivi. Da quanto si apprende il “cric” all’improvviso avrebbe ceduto schiacciando, purtroppo, l’operaio. Coloro che erano presenti hanno avvertito i soccorsi; sul posto i pompieri del distaccamento di Caltagirone, i quali hanno lavorato celermente per estrarre da sotto il Tir il 39enne romeno e consegnarlo alle cure dei sanitari del 118. Quest’ultimi non hanno potuto fare altro che accertarne la morte. I militari dell’Arma, su disposizione del magistrato di turno della procura calatina, hanno sequestrato l’autoarticolato mentre la salma è stata condotta all’obitorio del cimitero di Vizzini, dove nelle prossime ore potrebbe essere effettuata, una volta nominato il medico legale, l’ispezione cadaverica oppure l’autopsia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA