Catania – Sull’ordinanza comunale che vieta il bivacco nelle strade di Catania con multe previste per i senzatetto, interviene Matteo Iannitti di “Catania Bene Comune”:
«No all’ordinanza contro i senza tetto. Il disagio sociale non è un problema di ordine pubblico e decoro.
Con l’ordinanza 89 del 4 luglio 2018 il Sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha vietato il bivacco nelle zone del centro cittadino, con particolare riferimento alle persone che “anche per l’intera notte, all’aperto, con sedute e ricoveri di fortuna, bivaccano sulla pubblica via, utilizzando oggetti di varia natura, come cartoni, coperte, scatoloni, materassi, al fine di costituire un giaciglio per lo stazionamento ovvero per il consumo di cibo e bevande alcoliche”.
Sono previste multe dai 50 ai 300 euro e l’allontanamento di queste persone verso non si sa quale destinazione, considerato che non si è attivata alcuna azione dei servizi sociali e l’ordinanza è esclusivamente dettata da ragioni di “degrado del territorio e pregiudizio del decoro”. Nell’ordinanza sono previste pure uguali sanzioni per chi consuma alcolici fuori dai pubblici esercizi regolarmente autorizzati e per chi anche solo detiene strumenti idonei all’imbrattamento di immobili e arredi urbani.
Catania è una città che negli ultimi anni ha visto aggravarsi le situazioni di povertà assoluta, con la crescita del disagio sociale ed economico. Sono tante le associazioni e i gruppi di cittadini, i centri sociali che hanno tentato di dare sostegno e aiuto alla popolazione più vulnerabile, in particolare alle persone senza casa costrette a vivere in giacigli di fortuna. Crediamo che sia profondamente sbagliato e inutile affrontare il grave disagio sociale che vive una parte di cittadini esclusivamente come problema di ordine pubblico o di decoro urbano. O, addirittura, criminalizzare l’atteggiamento di chi consuma delle bevande senza essere seduto al tavolino di un locale, come se la stessa Movida notturna diventasse un avversario del decoro urbano.
Catania non è solo la città del turismo o degli esercenti commerciali e non saranno le sanzioni amministrative a chi è nulla tenente o gli allontanamenti dal centro delle persone senza fissa dimora a rendere la città più sicura o a migliorare le condizioni di chi vive in assoluta povertà e solitudine. Chiediamo la revoca dell’ordinanza 89 e l’avvio di azioni volte alla creazione di un dormitorio comunale, al rafforzamento dei servizi sociali, all’aumento dei bagni pubblici e a un controllo del territorio che tuteli i soggetti più vulnerabili e privi di risorse economiche.
Per questo invitiamo tutte e tutti ad una assemblea- bivacco nella quale discutere della Catania aperta alle diversità che vogliamo, a differenza di quella chiusa che sembrano volerci imporre le nostre istituzioni. Appuntamento Lunedì 9 Luglio, ore 20:00, in Via Crociferi, angolo scalinata Alessi».