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I danni del maltempo al cimitero di Catania: alberi spezzati e buche nelle strade

La Direzione ecologica del Comune è intervenuta sui pericoli maggiori per poter riaprire e permettere alle persone di andare a trovare i loro cari. Lavori ancora in corso

Di Maria Elena Quaiotti |

Ad una settimana dal ciclone – c’è chi lo ha chiamato “Nikola”, chi “Helios” – in città è ancora tempo della conta dei danni. Una cosa però è già certa: se ad essere più colpita è stata la zona sud, è al cimitero monumentale di via Acquicella che si sono registrati i danni maggiori. Prova inconfutabile ne è la fotografia che pubblichiamo, ma non si tratta dell'unico caso di crollo di alberi monumentali verificato e documentato al suo interno. E sui quali occorrerà intervenire, presto, nelle modalità corrette. «Il cimitero monumentale – ricordano dalla Direzione Ecologia del Comune – tramite apposita ordinanza era stato chiuso nei giorni clou del maltempo, insieme ai parchi. Passato il maltempo non è stato riaperto subito, ma immediatamente si è provveduto a verificare e tamponare le situazioni più critiche. Gli interventi, iniziati appena possibile, sono attualmente in corso – assicurano – i danni più gravi riguardano la caduta di alberi monumentali. Siamo intervenuti sui pericoli maggiori per poter riaprire il cimitero e permettere alle persone di andare a trovare i loro cari, è palese come resti ancora tanto lavoro da fare».

“Braccio operativo” del Comune è la Catania Multiservizi: «Interverremo – precisa il presidente Alessandro Corradi – nei tempi e nei modi da concordare con il Comune, già ci stiamo lavorando. Non è però così semplice, poiché si tratta di danni subiti enormi e di interventi da pianificare e realizzare nel modo più efficace possibile, nel rispetto della sicurezza di tutti, che rientrano per forza in un piano di intervento straordinario, quindi anche con risorse straordinarie, da mettere in atto». Del resto, proprio la società partecipata del Comune sia nelle settimane prima del maltempo (ad esempio con la pulizia preventiva delle caditoie e dei tombini, che hanno permesso alla città di “reggere” tutto sommato bene), durante e immediatamente dopo, pur nella criticità della situazione economica in cui si trova, non ha mai risparmiato energie e l'impegno dei propri lavoratori per riuscire a riportare in tempi brevissimi la città in una situazione normale. 

«La protezione civile regionale – proseguono dalla Direzione Ecologia – ci ha effettivamente chiesto una stima dei danni, che abbiamo iniziato a stilare in tutta la città, ma per ora ancora in base alle prime valutazioni. Sono valutazioni, quindi, in corso di aggiornamento e che abbiamo dovuto fare per “voci”, dagli alberi caduti alle buche che si sono formate (o riformate, ndr) nelle strade, al cimitero stesso, e non solo. Ulteriori danni, ad esempio, sono stati registrati perfino negli stessi uffici comunali in via Duca degli Abruzzi, dove a causa del forte vento perfino una parte del tetto è stato sfondato, e danneggiamenti si sono verificati pure alla sede della protezione civile».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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