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Hannah, la ragazza irlandese investita mentre faceva jogging in via Andrea Doria: le sue condizioni restano gravi

La studentessa trasferita al San Marco di Librino. Il sindaco Trantino di Fb: potenziare la sicurezza

Di Francesca Aglieri Rinella |

Lotta tra la vita e la morte, Hannah Elizabeth, la studentessa di 22 anni – di nazionalità irlandese e non islandese come si era appreso in un primo momento – investita ieri pomeriggio mentre attraversava la strada in viale Andrea Doria, lungo la Circonvallazione di Catania. Dopo essere stata soccorsa e portata al Policlinico di via Santa Sofia, la studentessa è stata trasferita all’ospedale San Marco di Librino. Arrivata in condizioni critiche, ha subito un delicato intervento di neurochirurgia per ridurre il trauma cranico che ha riportato. Adesso è ricoverata in Terapia Intensiva.

La giovane, in pausa dallo studio, era uscita a fare jogging quando è stata centrata in pieno da una Smart, guidata da un ragazzo. L’incidente è avvenuto all’altezza del Tondo Gioeni, in prossimità delle strisce pedonali. Ancora da ricostruire la dinamica, con gli uomini della Polizia Locale, intervenuti sul posto per i rilievi. Al vaglio dei vigili urbani c’è la ricostruzione fatta dal giovane automobilista che si è fermato a prestare soccorso. La studentessa è residente in città, ma non risulta iscritta negli elenchi dell’Erasmus dell’Università: è probabile frequenti un altro corso di studi internazionale.

Il post del sindaco Trantino

“Hannah – ha scritto il sindaco Enrico Trantino – la ragazza irlandese, investita mentre attraversava la circonvallazione sulle strisce pedonali, all’inizio di viale Andrea Doria, è stata sottoposta a intervento. Le sue condizioni sono stabili, ma rimane in prognosi riservata. Per adesso mi preoccupo di conoscere l’evoluzione del suo stato, pregando perchè guarisca. Sento però il dovere di intervenire, per il timore che la comprensibile emotività possa distorcere la realtà. Ci rimproverano di non avere realizzato il sovrappasso di cui si parlò dopo la morte di Chiara. L’attraversamento in cui si è verificato l’evento di ieri non c’entra nulla con quello in cui è avvenuto l’incidente lo scorso anno. Su quest’ultimo, su parere unanime dei tecnici, abbiamo ritenuto sufficiente l’installazione dei t-exspeed e l’illuminazione delle strisce al momento del verde pedonale. Da quel momento tutti si fermano e rispettano il rosso e, a detta di tutti, anche per la presenza dei nuovi autovelox, la circonvallazione è in sicurezza come non lo è mai stata prima. Questo non significa che non possa accadere nulla, come l’esperienza di ieri ci ha dimostrato. La fatalità, l’imponderabile, è sempre in agguato e non esistono rimedi definitivi. Ma è fuorviante parlare del sovrappasso, in passato rimosso da altra amministrazione (ma in effetti non utilizzato da nessuno), come soluzione a tutti i mali: anche ove fosse esistito, si trova in altro tratto di strada e non avrebbe evitato quel che è successo. Qualcuno ha commentato l’attivazione dei nuovi presidi di sicurezza da noi istallati sulla circonvallazione, come il frutto della nostra volontà di “fare cassa”. Forse, quando parliamo della vita di persone, dovremmo essere più cauti e moderati, e pensare che contravvenzionare chi non rispetti i divieti sia solo il modo più efficace per indurre al rispetto delle regole.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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