Catania – «Catania è una città di mare, separata dal mare da una cintura di castità che fino a oggi ne ha impedito il rapporto. Con la piena collaborazione dell’autorità portuale – iniziata quand’era presidente Cosimo Indaco e proseguita adesso con il commissario straordinario, ammiraglio Nunzio Martello, che ringrazio di cuore per aver percepito quest’esigenza dei catanesi – oggi comincia l’abbattimento del muro che separa il piazzale della Capitaneria di porto dalla via Dusmet. Questo è solo l’inizio di una prima fase che si concluderà il 20 ottobre. Abbiamo simbolicamente alzato la sbarra d’ingresso qualche mese fa, il muro presto non ci sarà più e questo consentirà ai cittadini che arrivano dalla Civita di riappropriarsi del rapporto col mare.
Lanceremo un concorso di idee, con la collaborazione degli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti, per la sistemazione di questa zona che tornerà così a essere una delle più belle della città. E in piena sinergia con l’autorità portuale vedremo di utilizzare gli archi della marina in modo più appropriato. Archi che, voglio sottolinearlo, sopravviveranno nonostante un progetto ne prevedesse l’abbattimento: la linea ferroviaria sarà interrata e il passaggio sopra sarà pedonalizzato, mentre sotto sorgeranno botteghe di prodotti tipici e un punto vendita di antiquariato, un po’ come la “Promenade Plantée” di Parigi, per una città che è sempre più a vocazione turistica. Quando chi sbarca da una nave da crociera si trova davanti le mura romane, le mura spagnole e palazzo Biscari, resta senza fiato e questa è una cosa straordinaria».
È raggiante il sindaco Enzo Bianco, che definisce quello di ieri «un giorno storico, in cui si corona il mio sogno di consegnare la città di Catania al suo mare». Il primo cittadino mette l’elmetto da lavoro e si accomoda alla guida dell’escavatore per dare un primo colpo a quel muro che per troppo tempo ha separato il porto dalla città. Con lui ci sono gli assessori Orazio Licandro, Luigi Bosco e Salvo Di Salvo e, naturalmente, l’ammiraglio Martello con alcuni ufficiali della Capitaneria.
L’apertura del porto comporterà qualche modifica alla logistica. «Stiamo spostando i varchi – spiega l’ammiraglio – chi entrerà dal varco asse uscirà dallo stesso varco, mentre questa parte del porto (lato archi della marina, ndr.) resterà alla libera fruizione del cittadino. Ma ci sarà anche una riqualificazione dei locali all’interno del porto, per far sì che quest’ultimo diventi un unicum con la città». Come si sposa l’iniziativa presentata ieri con i controlli antiterrorismo che qualche mese fa erano stati rafforzati? «I controlli sono tornati al livello 1 – dice Martello – e vengono fatti nella parte commerciale, quella al di là del varco, mentre in questa zona destinata ai diportisti e al traffico passeggeri l’accesso sarà libero».Appena il muro sarà abbattuto la piazzetta sarà riqualificata e verrà installata un’illuminazione artistica. Ma per questo bisognerà rispettare le procedure amministrative.