Giarre. Il rientro a Bari di Giampiero Ventura, dopo due mezze giornate trascorse a Giarre, è stato salutato da un numero incredibile di tifosi e amici del ct azzurro che ha allenato i gialloblù 24 anni fa.
“Da allora mi ero ripromesso di tornare, ma tra un impegno e un altro. Ho cercato di recuperare il tempo perduto e devo ammettere – ci ha confermato l’allenatore genovese – che qui è cambiato poco o nulla a livello affettivo”.
Il Giarre è in Eccellenza e il presidente attuale, Nirelli, ha aperto stadio e sede per un tuffo nel passato che ha emozionato e non poco il commissario tecnico.
Oggi sul giornale in edicola pubblichiamo una lunga intervista a Giampiero Ventura. Ma per l’edizione on line abbiamo conservato alcuni retroscena (e una gallery che trovate a corredo grazie alle foto scattate da Santo Di Guardo) che vale la pena narrare.
La partenza, intanto: accompagnato in aeroporto dal suo amico e ds di allora, Ciro Femiano, l’ex tecnico di Torino, Samp, Lecce e di tanti altri club, è stato accolto dalla direzione dell’aeroporto e scortato con un’auto fino alla scaletta del velivolo Catania-Bari. In aereo, Ventura, non è passato inosservato. Ancora richieste di selfie e di autografi.
A Giarre, Ventura ha incontrato, dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco D’Anna, dall’assessore allo sport Mangano e dal presidente del Consiglio Longo, alcuni suoi ex atleti: Sapienza, Sanseverino, Bucciarelli, Tramontana. In mattinata lo hanno raggiunto il vice presidente Di Bella, il segretario Fresta, il massaggiatore Andrea Maugeri. Prima ancora Ventura aveva ricevuto l’abbraccio del tecnico Josè Sorbello, del medico sociale di allora, Antonio Spitaleri (“dottore, o fai il lifting o a Giarre si sta così bene che…”) e di molti altri collaboratori del Giarre dell’epoca.
La cena al Sicilia hotel di Giarre, ospite della famiglia Nirelli, è stata a base delle pietanze siciliane che il ct e lo stesso diesse Femiano hanno gradito. In precedenza, Ventura era stato ospite di amici nel Ragusano: “La Sicilia ha delle bellezze naturali e turistiche che lasciano senza fiato”. Prossima tappa sull’Etna, ma l’Italia deve superare la Spagna. Se dovesse capitare lo scaramantico ct azzurro manterrà la promessa.