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Gdf in centro scommesse abusivo a Misterbianco: chiusa attività

Di Redazione |

Catania – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito delle attività svolte a contrasto del gioco e delle scommesse illegali, hanno sequestrato un’agenzia abusiva, denunciando il gestore italiano all’Autorità Giudiziaria etnea.

In particolare, i Finanzieri del Gruppo di Catania, hanno eseguito un controllo presso un locale commerciale della zona di Misterbianco (CT), procedendo al sequestro di personal computer, monitor, hardware e denaro contante nei confronti del gestore del centro illecito, in quanto non solo era sprovvisto delle autorizzazioni di pubblica sicurezza e sconosciuto al fisco perché privo di partita I.V.A., ma accettava giocate “da banco” su un allibratore estero illegale. Le scommesse venivano accettate non solo su eventi sportivi calcistici, ma anche su differenti settori, quali le corse canine virtuali nonché su paralleli sistemi similari al più noto gioco del “10 e Lotto”.

Nel corso delle attività è stato rinvenuto anche un apparato c.d. totem (ossia un terminale che, attraverso la connessione telematica, permette il gioco sui casinò virtuali “convenzionati” con l’apparecchio su piattaforme online gestite da operatori non autorizzati) nonché un’ulteriore apparecchiatura che consentiva il gioco d’azzardo e la cui accensione e attivazione del programma illegale avveniva attraverso il passaggio, vicino al case, di un oggetto metallico sulla parte anteriore della pulsantiera.

Inoltre, sui personal computer dell’abusivo punto scommesse erano presenti delle copie “pirata” di un sistema operativo e, pertanto, tali hardware sono stati sequestrati per i reati previsti dalla normativa a tutela del diritto d’autore. Per effetto della totale illegalità del centro scommesse, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro preventivo del relativo locale commerciale, con chiusura dell’attività, segnalando il gestore all’Autorità Giudiziaria etnea. Per le violazioni riscontrate, sono state comminate, inoltre, sanzioni amministrative per oltre 25.000 euro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA