Il retroscena
Francesco Ieni, l’arresto della madre per usura e le minacce alla vittima: «Devi dire che non è vero…»
Nelle carte dell'inchiesta Doppio Petto le intercettazioni e l'invito a ritrattare dopo un messaggio su Facebook
La moglie del boss Ieni, Francesca Viglianesi, è stata presa dai poliziotti con l’accusa di usura l’inverno del 2022. La donna all’epoca però ne è uscita a piede libero: il gip convalidò l’arresto in flagranza ma non dispose l’applicazione di un provvedimento cautelare. Ma i figlio Dario e Francesco – soprattutto quest’ultimo – non accettarono di buon grado che la vittima a cui la madre aveva fatto il prestito avesse “cantato” con le forze dell’ordine. Dalle indagini della polizia – con tanto di prova filmografica – è emerso che il figlio maggiore del defunto Ieni ha convocato la persona per ritrattare quanto dichiarato a verbale. E cioè che aveva chiesto 3000 euro con interessi usurai di 100 euro al mese.Ma riavvolgiamo il nastro. Viglianesi settimanalmente è andata a ritirare a San Cristoforo la rata del prestito. I poliziotti l’hanno beccata proprio dopo una di queste visite.
“Hanno arrestato tua madre”
«Hanno arrestato tua madre». Dario Ieni è informato dal nipote Giuseppe Russo di quanto è accaduto. E gli ha chiesto di cercare di contattare la vittima. Anche se la sorella ha tentato di farlo desistere: «Non è come dici tu, (inc.) dove andiamo ora? Che poi gli sembra che poi andiamo a minacciare le persone (inc.) usura!».Ma a fare tutto ci ha già pensato Francesco Ieni. Il fratello ha chiamato la moglie dicendo che Francesco «aveva provveduto a contattare la vittima tramite il figlio di questi, mandandogli – appunto – un messaggio su Facebook ( «Ora Franco gli ha mandato la richiesta a suo figlio, per chiamarlo!»).
L’intercettazione
Ed effettivamente i poliziotti dalle intercettazioni audio e video hanno ricostruito il film in diretta della convocazione della vittima a casa del Castoro (il nomignolo affibbiato a Francesco Ieni). Il signore è stato minacciato da Ieni jr con «il continuo riferimento alla figura del padre» al fine di farlo spaventare e quindi convincerlo a ritrattare le dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria, sostenendo «la tesi che era stato costretto a firmare il verbale».Dall’ascolto delle conversazioni gli investigatori hanno sentito chiaramente la paura nella voce della vittima che ha anche accettato di correre il rischio di una denuncia per falsa testimonianza.
Le minacce
L’intimidazione del figlio del boss è forte: «Tu pensa a papà appena sente una cosa di questa che sua moglie è agli arresti domiciliari e domani dopo l’interrogatorio la passano in carcere» e sarebbe stata colpa del soggetto che «l’ha accusato che gli ha fatto l’usura». La vittima è stata completamente sotto scacco: «Madonna mia, questi bastardi. E io ci posso andare ora a dirgli: cornuti e sbirri a me avete fatto queste cose?». Il rampollo è stato un fiume in piena: «Vedi che cosa grave… e la mamma la possono portare anche in carcere … vedi che cosa è che hai combinato… quando tu devi morire tu ti dovevi leggere la carta … detto questo … appena l’avvocato ti chiama, che ci sarà (inc)… Tu gli devi dire la verità… io non l’ho accusata… (inc) perché non mi ha fatto mai l’usura. Se loro hanno scritto altro, io nemmeno l’ho letto». Ieni ha insistito, citando sempre il padre e la possibile reazione: «Ora tu devi ascoltare a me (inc) ora ti ho detto.. appena ti chiama l’avvocato e speriamo che non la portano al carcere perché il papà diventa.. comunque, perché giustamente questa cosa è come se tu hai accusato a lei … no, loro ti leggono il verbale, quando ti leggono, l’avvocato “lei ha dichiarato che lo signora è accusala che ha fatto usura” “io non ho detto questo”».Alla fine del monologo del Castoro si è registrata una scena pirandelliana in perfetto stile grotto. Il signore per cercare di difendersi addirittura ha detto a Ieni che alle forze dell’ordine avrebbe «detto chiusura, non usura».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA