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Fiera del cavallo, Ambelia pronta sul primo binario

Di Redazione |

Militello (Catania) – Erbacce, umidità, fango e crepe sui muri. E poi colore, pulizia, pavimenti tirati a lucido e prospetti come nuovi. Adesso che la “Fiera mediterranea del Cavallo” (da oggi a domenica), è stata inaugurata restano le foto a raccontare la rinascita di Ambelia, l’antica Tenuta del Catanese che ricade nel territorio comunale di Militello, centro Unesco per il barocco. Casa San Fratello, la Casina del Principe, le Scuderie romane, i percorsi e i campi di gara: lì dove, in passato, le alluvioni e anche un incendio, avevano scavato solchi profondi, danneggiando strutture e giardini, tutto ha riacquistato la dignità e la bellezza di un tempo, quando questi luoghi appartenevano a ricchi feudatari: dapprima i Barresi e, dagli inizi del Seicento, i Branciforte. «Ambelia resterà un modello, un punto di riferimento, una strategia operativa collaudata e vincente e, in quanto tale, da riproporre ogni volta che sarà necessario». Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ieri alla Fiera sprizzava soddisfazione da tutti i pori. 

«La formula vincente – spiega con malcelato orgoglio – è stata il grande lavoro di squadra, una sinergia indispensabile per bruciare le tappe e arrivare pronti all’appuntamento che consentirà all’Isola di presentarsi, ancora una volta, su un palcoscenico prestigioso». Ben sei assessorati – Turismo, Beni culturali, Agricoltura, Ambiente, Attività produttive, Infrastrutture – e una decina di dipartimenti hanno messo in campo risorse e competenze per centrare l’obiettivo.

Particolarmente significativo, per l’attività di coordinamento dei vari interventi strutturali, il ruolo del Genio Civile etneo e della struttura regionale contro il dissesto idrogeologico. E così ha riacquistato l’antico splendore la Casina del Principe, con il suo baglio padronale. Adesso l’arco antico che ne consente l’accesso, sormontato da una testa di cavallo, sembra di nuovo pronto al passaggio di nobildonne e alta borghesia: accoglierà migliaia di visitatori attratti, in particolare, dalla mostra di reperti archeologici sugli equidi che sarà ospitata al piano terra della grande struttura che la Soprintendenza ha completamente restaurato, dai tetti ai prospetti fino all’intera pavimentazione del chiostro.

Restyling profondo anche per Casa San Fratello, antica dimora del custode della Tenuta, dove le maestranze del Genio Civile sono intervenute sul tetto, in parte crollato, e sulla facciata recuperando, dove è stato possibile i pavimenti e completandoli con mattonelle d’argilla. Un grande lavoro di restauro è stato fatto anche nelle Scuderie romane dove la Protezione civile ha sostituito gran parte del tetto, distrutto dalle piogge. Il Corpo forestale, invece, ha provveduto a recuperare i box dei cavalli. All’interno – dove sono stati realizzati anche i locali destinati ai servizi igienici – sono state allestite la sala conferenze e la sala espositiva. Fondamentale, infine, la messa in sicurezza dell’intera area che si estende per 45 ettari. Le opere di regimentazione idraulica consentiranno, d’ora in poi, di canalizzare e far defluire le acque piovane, grazie alla realizzazione di un “Fosso Ingegno”, al di fuori della Tenuta, scaricandole nel torrente Ippolito-Loddiero.

Tutti i materiali usati per la ricostruzione di Ambelia, dal tipo di pietrame ai legni, sono stati rigorosamente scelti per rispettare l’armonia dell’ambiente: recinzioni, percorsi interni, aree destinate alla ristorazione e allo street food, fino alla tribuna da ottocento posti realizzata a ridosso dei campi di gara regolamentari.

Oggi il via con un grande bagno di folla che, domani e domenica – come prevedibile – crescerà. Boom anche per il treno storico con il quale era possibile raggiungere la stazione di Scordia da Catania per poi raggiungere la tenuta con dei bus navetta. L’imperfetto è d’obbligo visto che le prenotazioni sono esaurite. La nuova vita di Ambelia è appena all’inizio.

Foto di Carmen GrecoCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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