Sfonda il portone e prende a calci la porta di casa della fidanzata perché lei si rifiuta di restare al telefono. L’uomo, un 34enne, è stato arrestato dai carabinieri, allertati da una chiamata al 112 di un condomino preoccupato per le urla che provenivano dall’abitazione della sua vicina.
I Cc raggiunto l’appartamento della vittima, situato in una zona periferica del paese, hanno individuato il presunto aggressore, compagno della donna che, già sulla strada, stava per allontanarsi in sella ad una bicicletta.
I militari dell’Arma lo hanno subito fermato, e questi ha candidamente ammesso di avere appena terminato di litigare con la sua ragazza, tuttavia minimizzando l’accaduto.
La giovane vittima, una donna di 37anni, visibilmente scossa, appena ha visto i carabinieri ha raccontato loro che, mentre tornava a casa dal lavoro, il fidanzato ha preteso che lei restasse sempre in collegamento telefonico con lui, fino all’arrivo nel suo appartamento, in modo che lui fosse certo che non incontrasse nessuno. Questo atteggiamento, chiaramente possessivo e prevaricatore, però, non è stato tollerato dalla ragazza che, così, ha deciso di interrompere la conversazione, per dirigersi a casa serenamente, senza costrizioni di sorta.
Il geloso fidanzato, però, per “punirla”, ha atteso che fosse notte fonda, quindi l’ha raggiunta a casa dove, con calci e pugni, ha rotto il cancello del palazzo per poi sfogare la sua rabbia anche contro la porta di ingresso dell’alloggio. La donna, convinta di riuscire a calmarlo, ha aperto la porta, ma è stata aggredita dal fidanzato che, dopo averla insultata, l’ha afferrata per un braccio, strattonandola. La vittima ha raccontato ai Cc la complicata relazione segnata da continue gelosie e attacchi violenti.
Raccolte le dichiarazioni della donna e anche quelle dei testimoni che, nel corso dei mesi, hanno più volte assistito alle loro liti, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.