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Festa di Sant’Agata, processione offerta della cera: non scatta “applausometro”

Di Pierangela Cannone |

Catania – A mezzogiorno in punto l’uscita dal municipio della Carrozza del Senato, momento che segna l’inizio ufficiale della tre giorni che Catania dedica alla sua patrona Agata. Quindi l’attraversamento di una parte di via Etnea fino alla chiesa di San Biagio, detta anche Sant’Agata alla Fornace, per un altro momento tradizionale della festa: l’offerta della cera. Tutto sotto una pioggia sottile che ha accompagnato anche la successiva processione con in testa l’arcivescovo Metropolita dell’arcidiocesi di Catania Monsignor Salvatore Gristina e le massime autorità cittadine e militari. Una processione che si è conclusa con un pizzico di torpore e soprattutto senza l'”applausometro”, un rito tradizionale che da sempre ha scandito il gradimento, o meno, della città al suo primo cittadino.

Nel tratto di via Etnea, sempre da piazza Stesicoro a piazza Duomo, gli applausi del pubblico, quest’anno a pochi mesi dal voto amministrativo, sarebbero stati da valutare. E invece il silenzio più assoluto, gli applausi sono stati riservati ai vigili del fuoco. Nessun fischio, ma silenzio. Qualcuno si è anche chiesto perplesso il motivo di questa reazione, qualcun’altro è rimasto fermo, aspettando che magari altri iniziassero per primi.

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