CATANIA – Ricordate la lunga agonia di Aligrup, il fallimento della società, lo stillicidio della chiusura dei punti vendita Despar in mezza Sicilia, le proteste dei lavoratori rimasti senza occupazione. E’ stata una lunga vertenza. Ora il Gup di Catania, Giovanni Cariolo, ha rinviato a giudizio otto persone nell’ambito dell’inchiesta della Procura sulla presunta bancarotta dell’Aligrup Spa, la società della grande distribuzione alimentare con decine di supermercati che si è sciolta come neve al sole. Tra gli imputati due amministratori giudiziari dell’azienda, Salvatore Muscarà e Angelo Giordano, e sei tra amministratori di fatto e di diritto di diverse società collegate.
Tra quest’ultimi Sebastiano Scuto, re dei supermercati in Sicilia, sua moglie Rita Spina, il loro figlio Salvatore Michele Scuto, il cognato Domenico Spina, e gli imprenditori Carmelo Frasca e Filippo Tomarchio. La prima udienza del processo si terrà l’8 maggio del 2019 davanti la prima sezione penale del Tribunale di Catania.
Dalle indagini della guardia di finanza emersero condotte di distrazione, dissipazione e occultamento di risorse finanziarie della Aligrup, già sottoposta dal 2001 ad amministrazione giudiziaria nell’ambito del procedimento a carico dell’ imprenditore Sebastiano Scuto.
Gli illeciti sarebbero avvenuti dal 2005 al 2013 quando la Aligrup, pur formalmente gestita dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale, secondo l’accusa, operava nell’interesse della famiglia Scuto, avvantaggiando società appartenenti al medesimo gruppo imprenditoriale o comunque allo stesso riconducibili, fino al dissesto manifestatosi con la domanda di concordato preventivo.
In particolare sono emerse varie operazioni commerciali anomale tra Aligrup e alcune società riconducibili alla famiglia Scuto (Fruttexport Srl, K&K Srl, Global Service Srl, Deteritalia Srl e Cedal Srl), mediante le quali sarebbero state realizzate la distrazione e la dissipazione delle risorse finanziarie della Aligrup Spa. Inoltre sono state contestate operazioni immobiliari distrattive poste in essere con altre società collegate, che, secondo la Procura, hanno determinato un depauperamento di risorse economiche e patrimonio della Aligrup Spa.