Catania
Ex assessore regionale diventa suora laica
Catania. “Nella parrocchie della Sicilia faccio incontri e riunioni per annunciare che lo Spirito soffia, quando e come vuole, di fatto la sintesi della mia vocazione che ho elaborato in un lungo cammino interiore verso la consacrazione in castità, povertà e obbedienza”. Rossana Interlandi è un fiume in piena, sprizza gioia ed entusiasmo dopo la cerimonia nella Cattedrale di Catania con cui l’ex assessore regionale al Territorio e Ambiente, fin dai tempi dell’Università impegnata nel capoluogo etneo in politica prima nelle fila della Dc e poi nel Movimento per l’Autonomia, si è consacrata come suora laica nell’ “Ordo Virginum”.
Una vita quella della cinquantaquattrenne niscemese, fino a qualche tempo fa piena di molteplici impegni: come avvocato, operatrice culturale e di volontariato, ma anche esponente di spicco della politica siciliana. ”Facevo tante cose e pensavo che fosse sufficiente vivere la fede cristiana trasmessa in famiglia. Ma quando mi sono fermata ad ascoltare bene la voce del Signore – spiega Rossana Interlandi, che nel 2007 è stata anche candidata a sindaco di Niscemi e non eletta per una manciata di voti – ho capito che mi chiedeva qualcosa di più. Ha messo nel mio cuore una sana inquietudine che si è placata soltanto quando mi sono arresa alla sua chiamata, a seguirlo in un discepolato radicale”.
All’ammissione di Interlandi nell’ “Ordo Virginum”, un antichissimo stato di vita consacrata portato a nuova fioritura negli ‘70 da papa Paolo VI, sabato scorso, insieme a una gran folla di amici e familiari c’erano numerosi esponenti politici nazionali e regionali. Tra questi l’ex ministro Mario Mauro, diversi senatori e deputati in carica ma anche l’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo, che hanno seguito il rito nuziale officiato dall’arcivescovo metropolita Salvatore Gristina in cui è stato emesso il proposito definitivo di castità perfetta alla sequela di Cristo. Le laiche consacrate dell’Ordo Virginum non hanno superiori gerarchici, ma alimentano un rapporto diretto con il Vescovo. Esse continuano a vivere nel mondo, mantenendosi con il loro lavoro; non portano un abito particolare, ma aspirano a essere segno visibile e testimonianza dell’adesione piena al Vangelo di Cristo: “Sono già proiettata in questa direzione dell’annuncio del Vangelo a tutte le genti e ogni giorno intensificherò le mie testimonianze laddove verrò chiamata – racconta Rossana Interlandi -. Il mondo oggi ci riempie di cose spesso inutili, così tanto che poi non c’è più spazio per quelle veramente importanti, per i doni di Dio. In questi anni di nascondimento, preghiera e discernimento, aiutata da Mons. Gristina e Mons. Marciante vescovo ausiliare di Roma ma di origini catanesi, ho liberato progressivamente il mio cuore da ciò che non serviva. Quando senti il momento della chiamata lo sguardo di Dio si posa proprio su di te, con un’attenzione d’amore che suscita un sentimento incomunicabile. Così è accaduto che il Signore, nel rumore di una vita sempre piena di impegni pubblici, mi abbia condotto nel deserto e lì ha parlato al mio cuore, dando vita a una storia d’amore profonda che ha avuto il suo culmine sabato pomeriggio nella Cattedrale di Catania nel mistero delle nozze mistiche ossia in quell’abbandono totale alla volontà di Gesù Cristo, a quella fiducia incondizionata che fu propria di Maria, Maddalena, Marta e di tutte le donne del Vangelo che lo hanno seguito e amato”.
Da quattro anni Rossana Interlandi lavora nell’Ufficio Legislativo del Senato, prima associata al gruppo parlamentare Gal, ora, a quello denominato Ala: ”Molti – spiega l’ex assessore regionale – mi chiedono cosa farò domani. Non so di preciso, ma non abbandonerò né la vita sociale né tanto meno quella politica che anzi vivrò, se possibile, ancora più intensamente come la più nobile forma di carità. In questo senso ho ricevuto precise sollecitazioni da Mons. Gristina che mi ha evidenziato l’importanza per un cristiano di impegnarsi in politica, come peraltro ha ripetuto più volte Papa Francesco”.
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