Eutanasia, Coveri di Exit Italia interrogato in Procura a Catania: «Non ho aiutato Alessandra»

Di Redazione / 31 Luglio 2019

Emilio Coveri, presidente della Onlus Exit Italia che gestisce il centro di studi e documentazione sull’eutanasia di Torino, è stato interrogato in Procura a Catania.

A darne notizia è la stessa Onlus, sul suo sito istituzionale. Coveri, era stato raggiunto da un avviso di garanzia con l’ipotesi di istigazione al suicidio dopo la vicenda di Alessandra Giordano, 46 anni, insegnante di Paternò, che ha scelto di affidarsi al centro e – come riporta il sito internet – di “morire dignitosamente in Svizzera alla ‘Dignitas’ di Forch (Zurigo) nel mese di marzo scorso”.

L’inchiesta della Procura di Catania è coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Angelo Brugaletta. Secondo l’accusa, l’associazione “tramite mail e telefonate” avrebbe “rafforzato la donna nella sua decisione di togliersi la vita”.

Il presidente Coveri ha ribadito al giudice “che non vi è stata alcuna istigazione o sollecitazione da parte sua nel gesto che la signora Giordano aveva comunque intenzione di attuare in quanto già a conoscenza dell’associazione svizzera Dignitas, ma come sempre fa con tutti coloro che chiedono di potersi recare ed attuare la pratica di suicidio assistito in Svizzera, le ha solamente dato le indicazioni del caso indicate peraltro su internet”.

Coveri ha poi voluto chiarire al pm che “la signora Alessandra Giordano gli aveva confidato che da più di otto mesi non aveva avuto contatti con la sua famiglia, per cui riesce difficile capire come ad un tratto il fratello e la madre si siano interessati a lei nel momento in cui era ormai già a Zurigo. Ha poi precisato che non era affatto malata di depressione bensì era affetta dalla sindrome di Eagle che le aveva procurato dolori atroci e le aveva fatto perdere anche il lavoro di insegnante in quanto non poteva restare in piedi per più di pochi minuti”.

Coveri poi ha spiegato al pm che “la Exit Italia con i suoi obiettivi statutari, ha ultimamente richiesto al Parlamento di fare una legge su eutanasia e suicidio assistito consegnando a tutti i gruppi parlamentari nel mese di maggio il progetto-protocollo perchè si produca una normativa consona a quanto richiede il Paese”.

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