«La Sicilia si candida ad essere la regione maggiormente importante per produzione di energia pulita. Tutte le società vogliono investire nella nostra terra dove c'è sole e vento. E’ un processo di ricchezza per la nostra isola per i capitali investiti e per la ricaduta occupazionale e l'indotto che ogni impianto determina». Lo ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine del convegno su 'Le energie della Sicilià organizzato a Catania nell’ambito delle 'Giornate dell’Energia 2022'. "A patto che – ha sottolineato il governatore – dietro ogni società e richiedente ci sia trasparenza. Abbiamo raggiunto accordi con alcune Procura per la massima attenzione nella fase istruttoria. Nessuno pensi di potere utilizzare prestanome. Non siamo disposti a consentire che il malaffare possa annidarsi dietro che trova l’alibi dell’energia pulita per affari loschi. Se qualcuno cerca scorciatoie li accompagneremo noi in Procura».
«In Sicilia stiamo perseguendo l'obiettivo dell’autonomia energetica» un tema che abbiamo capito «da mesi, da qualche anno, visto che avevamo attivato una serie di iniziative, compresa quella di produrla attraverso i rifiuti». «Sappiamo di essere soltanto una cerniera tra il Mediterraneo e il resto d’Europa – ha aggiunto il governatore – e ci piace esserlo, perché non vogliamo essere la periferia del Continente. Ecco perché da qualche anno ci stiamo ponendo il tema di come essere di aiuto all’Italia e all’Europa e non soltanto sull'autonomia energetica, ma anche su quella alimentare, settore in cui la Sicilia non teme alcun confronto».
«La nostra isola non si accontenta più di essere una terra rassegnata. Lo abbiamo detto a Roma e a Bruxelles. Non chiediamo elemosine ad alcuno, ma nessuno pensi che la Sicilia sia un mendicante. Noi col piattino in mano non andiamo da nessuna parte. Vogliamo soltanto pari opportunità, che venga restituito alla nostra Isola quello che con destrezza è stato dolosamente tolto», ha aggiunto il governatore. "Una volta i sacrifici erano compensati dalle tangenti – ha affermato Musumeci -, oggi lo sono dalla soddisfazione e dal consenso popolare. Questa è una Regione che vuole davvero guardare al futuro con ricchezza di prospettive per dare lavoro ai nostri ragazzi. Non è più tempo di cercare nella pubblica amministrazione la ricchezza: quella vera si chiama azienda, impresa e rischio. E un governo deve mettere le imprese nelle condizioni di investire assicurando loro assistere affinché la crescita sia vera e duratura»