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Emergenza casa a Catania, i sindacati: «Accelerare procedure per 6.000 alloggi»

Di Alfredo Zermo |

CATANIA – Conoscere i tempi di completamento dei lavori per la realizzazione dei 98 alloggi della Torre Leone, l’ex Palazzo di cemento, individuare edifici pubblici dismessi e non più utilizzati da riqualificare in fretta, accelerare le procedure per la consegna dei circa 20 alloggi confiscati alla mafia e sgomberare quelli occupati da chi possiede altro patrimonio immobiliare. Sono le richieste che rappresentanti delle tre sigle del sindacato degli inquilini – Sunia, Sicet e Uniat – di Catania Giusi Milazzo, Francesco Nicolosi e Sabina Marino hanno ribadito queste tre priorità nel corso di un incontro del «tavolo sull’emergenza abitativa» agli assessori comunali ai Servizi sociali Fortunato Parisi e alla legalità Marco Consoli, che si sono riservati di dare risposta ai problemi l’8 febbraio prossimo.

Sunia, Sicet e Uniat hanno sottolineato la necessità «che il confronto verta su alcuni temi precisi onde evitare che si prosegua il confronto senza ottenere risposte chiare, risposte necessarie alle 6.000 famiglie che aspettano da anni una soluzione ai loro gravissimi problemi abitativi». I tre rappresentanti sindacali ritengono che «occorra aumentare l’offerta di alloggi riutilizzando il patrimonio già esistente, sia per contrastare l’economia dello spreco che per localizzare gli alloggi pubblici in tutta la città». I sindacalisti hanno richiesto anche che insieme alla Prefettura «si esamini la situazione di chi fruisce degli alloggi di edilizia popolare, perché anche in questo caso occorre che sia fatta chiarezza rispetto a chi occupa, pur essendo in condizioni economiche tali da non averne la necessità». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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