Solidarietà, inclusione e speranza: è all’insegna di questi valori che mercoledì prossimo, 20 novembre, alle 9,30, in via Filippo Paladino, verrà inaugurata WonderLAD, la casa fortemente voluta da Lad Onlus e destinata a ospitare, durante il periodo delle cure, i bambini affetti da malattie oncologiche e altre malattie gravi, insieme alle loro famiglie.
Al taglio del nastro saranno presenti il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, l’assessore comunale alla Cultura, Barbara Mirabella.
Una data significativa quella dell’apertura ufficiale, prevista in occasione del trentesimo anniversario della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, che suggella in un abbraccio ideale la comunione d’intenti con i prestigiosi sostenitori e patrocinatori, internazionali, nazionali e locali. Tutto questo in un progetto in grado di fondere alla perfezione architettura e psicoterapia, con un unico grande obiettivo: salvaguardare l’infanzia attraverso l’“arte che cura”.
Un immaginario filo dai colori vivaci, portatore di vitalità, che dal Policlinico Universitario percorre tutta la città fino alla casa del “Cure and Care”, coinvolgendo le tante professionalità che, anche dall’estero, hanno fornito il proprio prezioso contributo.
«Siamo felici – dichiara la presidente di Lad, la psicoterapeuta Cinzia Favara Scacco – WonderLAD prenderà vita e in quel momento si potrà soddisfare un bisogno che per noi esiste da sempre, quello di avere un luogo concreto in cui ritrovare normalità e bellezza. Offriremo strumenti come l’arte e la creatività, i cui effetti hanno avuto un riscontro anche sul piano scientifico, com’è stato riconosciuto con la pubblicazione sulla rivista ufficiale della Siop, Blood & Cancer, di gennaio 2019».
Duemila metri quadrati di bellezza, nati dal LAD Project for WonderLAD, il concorso internazionale di architettura vinto dallo studio Frontiniterrana architects di Firenze, il quale ha progettato una struttura in cui si snodano laboratori, uffici, l’auditorium polifunzionale nonché una zona notte pronta ad accogliere 24 persone. Sono stati realizzati, infatti, anche sei monovani dotati di quattro posti letto, bagno privato e cucina, i quali si affacciano sulla corte interna e sul giardino.