CATANIA – Un’intera famiglia: padre, madre, i loro tre figli ed altre tre donne, tra amiche, fidanzate e conviventi di questi ultimi. Questa era l’organizzazione sgominata questa mattina dai carabinieri del Comando Provinciale di Catania che hanno eseguito un provvedimento restrittivo nella zona del Calatino nei confronti di 8 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco. Le misure sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Le indagini, condotte dalla Compagnia Carabinieri di Caltagirone, hanno consentito di disarticolare un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti – cocaina, hashish e marijuana – in particolare nei Comuni di Mirabella Imbaccari, Caltagirone e Piazza Armerina. «La sussistenza di un legame di parentela ha rafforzato, nel tempo, il vincolo associativo nel quale l’apporto fornito dalle donne è risultato preponderante», scrivono gli investigatori.
Alle donne infatti non era affidato un ruolo marginale: loro avevano precise mansioni fondamentali nell’organizzazione come la gestione degli approvvigionamenti, il confezionamento e la vendita la dettaglio dello stupefacente.
Secondo le indagini uomini e donne della famiglia Ingala organizzavano frequenti viaggi per consegnare ingenti quantità di droga destinate alla vendita al dettaglio nei comuni di Mirabella Imbaccari, Caltagirone e Piazza Armerina, riuscendo a smerciare anche un chilo di stupefacenti al giorno.