CATANIA – «Al Comune di Catania, per ammissione dello stesso sindaco, dai primi giorni del prossimo mese di giugno saranno bloccati i pagamenti. Per tutti. Ringraziamo il prefetto Claudio Sammartino perché convocando oggi una riunione del tavolo sul dissesto ha consentito che questa amara verità emergesse in tutta la sua drammaticità». Lo affermano i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci.
«Non siamo disposti – aggiungono i sindacalisti – ad accettare ancora promesse fatue, senza date né certezze, dal governo nazionale e da quello regionale. E nessuno ci chieda con arroganza di aspettare in silenzio l’appuntamento elettorale di domenica per il nuovo EuroParlamento di Bruxelles perché, intanto, i catanesi soffrono qui e adesso. Innanzitutto, i cittadini più deboli come i disabili gravi che rischiano di vedersi negato il diritto all’assistenza». Per questo Rota, Attanasio, Meli e Musumeci invitano «lavoratori, pensionati, disoccupati e studenti a partecipare massicciamente giovedì a partire dalle 10 in piazza Università al sit-in di protesta organizzato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl contro i colpevoli ritardi e la sconcertante inerzia delle istituzioni politiche di fronte al disastro sociale di Catania» e «alzare ulteriormente la voce perché qualcuno vuole spegnere la luce di questo territorio».
I segretari dei quattro sindacati sottolineano che «i catanesi che non chiedono elemosine, ma pari opportunità» e rivendicano «un contributo straordinario che aiuti Catania, com’è avvenuto per altre grandi aree metropolitane, nello sforzo doveroso di risanamento e rilancio» e pretendono che «vengano cambiate regole-capestro a causa delle quali una città è stata condannata alla morte per soffocamento». «Il nostro sit-in non è contro l’amministrazione comunale – spiegano i sindacalisti – ma l’amministrazione comunale, che oggi finalmente chiama alle proprie responsabilità il governo nazionale con la lettera del sindaco al presidente del Consiglio, faccia ascoltare con coraggio e durezza la voce dei catanesi nei Palazzi della politica. A Roma come a Palermo».
«Nessuno deve essere lasciato solo», ha affermato il prefetto Claudio Sammartino al Tavolo di monitoraggio per Catania richiamando «l’attenzione di tutti sull’esigenza di garantire la tutela dei diritti fondamentali delle fasce più deboli della cittadinanza». Il prefetto ha sottolineato «la necessità di una corresponsabile azione che rafforzi, in un momento di particolare criticità, la coesione sociale ed istituzionale». Il sindaco Salvo Pogliese ha ricordato «lo sforzo congiunto di tutte le componenti coinvolte per evitare che a partire dal prossimo mese di giugno si concretizzi l’impossibilità di corrispondere gli stipendi ai dipendenti comunali e delle aziende partecipate».
Primo argomento di particolare urgenza è stata la sospensione dei servizi di trasporto per disabili e di assistenza agli anziani. Considerata l’inderogabile esigenza di assicurare la fruizione di servizi essenziali è stato costituito un tavolo operativo con i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e dell’Azienda sanitaria provinciale per un censimento dei soggetti ai quali assicurare continuità nell’esecuzione dei servizi di assistenza e trasporto. L’Asp ha manifestato la propria disponibilità a predisporre, ove necessario, interventi in via emergenziale. Sarà verificata, inoltre, la possibilità di attivare una linea telefonica dedicata a anziani e disabili.
Altro argomento oggetto di approfondimento da parte del Tavolo è stata la gestione dei fondi vincolati del Comune, per i positivi effetti che l’accelerazione nell’erogazione di tali risorse ed il riavvio del circuito finanziario avrebbero per le Cooperative, le Imprese sociali ed i lavoratori che operano nei settori interessati. L’Organismo straordinario di liquidazione ha illustrato, in particolare, l’attività svolta in questi mesi e l’intenso confronto con gli uffici del Comune per avere un quadro complessivo delle entrate vincolate e dei servizi liquidabili resi nel 2018, per alcuni dei quali sarà possibile procedere al pagamento a breve, con l’impiego di circa 2,4 mln di euro previsti dal Patto per Catania e di altri 400.000 euro. Il Tavolo si riunirà a breve per monitorare gli ulteriori sviluppi della vicenda e valutare le iniziative più opportune.