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Disabili cacciati da pizzeria di Nicolosi, il gestore si scusa: «Solo un equivoco»

Di Chiara Mazzaglia e Giuseppe Bonaccorsi |

Nicolosi (Catania) – Sul caso della comitiva di disabili cacciata da un ristoratore, il giorno dopo il clamore che ha suscitato la notizia, le scuse sono arrivate. E proprio dal gestore del ristorante pizzeria, il quale ha tenuto, però, anche a raccontare la propria versione dei fatti. Secondo il titolare si è trattato di uno spiacevole equivoco legato ad una incomprensione avvenuta esclusivamente tra lui ed uno dei responsabili della comitiva di disabili. Ha inoltre precisato che il personale si è messo subito a disposizione del gruppo di clienti e di aver fatto il possibile per soddisfare le loro esigenze. Ha dichiarato poi di essersi sentito offeso gratuitamente da una frase pronunciata da una operatrice, ma di non aver risposto con toni sgarbati o sgradevoli né di aver voluto cacciare nessuno dal suo locale. «Mi scuso davvero – ha dichiarato – non era mia intenzione offendere nessuno, men che meno i ragazzi venuti a cena nella mia pizzeria. Mi dispiace essere stato frainteso ed essere dipinto, adesso, da tutti come un mostro. Non è nostra abitudine avere i comportamenti dei quali ci accusano, sono pronto a scusarmi e ad ospitare i ragazzi di nuovo da noi».

Nonostante le scuse però il caso non si smonta e continua a tenere banco nel paese turistico alle falde dell’Etna e non soltanto. Dopo la presa di posizione del sindaco Nino Borzì, che ha disposto per martedì prossimo la convocazione in Comune del gestore del ristorante per sentire la sua versione dei fatti, il primo cittadino ha annunciato che si farà anche promotore di un passaggio in Consiglio comunale per chiedere ufficialmente scusa alla comitiva e ribadire che il suo paese, Nicolosi, è turistico e accogliente con tutte le persone che lo vogliono visitare e frequentare. Come gesto dimostrativo Borzì, oltre ad invitare a spese dell’amministrazione la comitiva di disabili in un ristorante a scelta del suo paese, ha sentito proprio ieri il presidente dell’associazione Csr-Aias di Viagrande, Sergio Lo Trovato, col quale ha concordato una sua visita al centro di riabilitazione che si terrà molto probabilmente giovedì prossimo, in occasione di una messa di dopo Pasqua che sarà celebrata nella sede Aias. In quell’occasione il sindaco avrà modo di manifestare tutta la sua solidarietà ai giovani in carrozzella e stigmatizzare su un episodio che non ha certo fatto bene all’immagine del suo paese, oltre che, ovviamente e soprattutto, alla sensibilità dei ragazzi che si sono sentiti rifiutati.

Intanto anche al di fuori dei canali istituzionali non si sono fatte attendere altre reazioni a seguito dello spiacevole episodio denunciato dagli operatori del Centro di Viagrande. Il presunto allontanamento del gruppo ha fatto scaturire dure prese di posizione. Dopo la decisa reazione del Codacons che ha chiesto al sindaco Borzì di appurare i fatti e, se confermati, di adottare misure nei confronti del locale, il deputato regionale Marco Forzese, capogruppo dei Centristi per la Sicilia all’Ars, ha dichiarato di trovare scandaloso un fatto del genere. «In un momento in cui si sta tentando di risolvere la problematica legata all’assistenza personale ai disabili siciliani, episodi come quello di Nicolosi vanificano gli sforzi del parlamento regionale e del governo e pongono la Sicilia nel cono d’ombra della inciviltà a causa di un fatto indegno». Anche l’Ugl – Unione territoriale di Catania – si è espressa in merito attraverso le parole di Carmelo Urzì, segretario regionale della Ugl sanità. «E’ un fatto molto grave quello che è successo. Ai disabili ed agli operatori coinvolti esprimiamo la nostra vicinanza e la solidarietà, auspicando che il titolare dell’esercizio commerciale chieda pubblicamente scusa per quanto accaduto».

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