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Delirio Tari a Catania per la scadenza del saldo: molti utenti senza avviso di pagamento

Sovrattassa per chi non ha fatto in tempo a pagare oggi

Di Maria Elena Quaiotti |

Non sono mancati attimi di esasperazione ieri mattina al piano terra di Palazzo dei Chierici, da dove si accede agli sportelli Tari e Imu e dove la pazienza ha rischiato di saltare più che altro per i lunghi tempi di attesa per poter essere ricevuti. Ieri era l’ultimo giorno per il saldo della Tari, da oggi chi pagherà dovrà aggiungere la mora, una sovrattassa che spesso e volentieri viene considerata dovuta in maniera “incolpevole”.

«Io non ho mai ricevuto l’avviso, mica voglio pagare la mora», ci ha spiegato Pietro Cucé, quasi 80 anni, appena smaltita la sfuriata fatta verso gli addetti che sovrintendono ai touch screen installati per prenotare il proprio turno, perché secondo lui i numeri erano “fermi” da troppo tempo. La sua storia è simile a quella di tanti utenti pazientemente in attesa di venire chiamati per esporre il proprio caso. «Guardi io ho appuntamento alle 12 – si è inserito un altro signore over 60 che, come tutti gli altri in fila, stringe tra le mani una cartelletta di documenti – ma se l’ufficio chiude a quell’ora che faccio? Andrò in mora. Pazienza. L’appuntamento? L’ho preso molto tempo fa, me l’hanno dato loro per oggi». Alle 11,20 di ieri si era arrivati al numero 51 di utenti “diligenti” e con senso civico, ma già ce n’erano altri 15 in lista, più che altro per ristampa bollette, ma anche per ritiro atti.

«Io in effetti ho ricevuto la notifica, ma solo una settimana fa e non mi sembra corretto – ha spiegato un signore mostrandoci l’avviso e la cifra, che si era pure seduto consapevole di dover attendere ancora un po’ – Fra l’altro mi è arrivata la Tari solo per quest’anno, per gli anni anni precedenti ancora no. Pagare si deve pagare, ma come lavorano al Comune?». «Ma non sono loro, è una ditta esterna che manda gli avvisi – gli ha risposto una vicina di sedia, sua conoscente – almeno tu per quest’anno l’hai ricevuta, io nemmeno quella. Lo scriva (rivolta alla cronista, ndr), la situazione è quella che è: se l’avviso non arriva a casa dobbiamo muoverci noi e pagare, addirittura con la mora».La signora ha motivo di protestare: tra i documenti rintracciabili sul sito Etnaonline all’oggetto “Tari” ce n’è uno, il n. 84 della Ragioneria generale emesso in data 7 maggio 2024, che lo dice chiaramente: «Stabilito che il pagamento Tari avvenga in tre rate (16 marzo per il primo acconto, 16 maggio seconda rata o unica data di acconto, 10 dicembre per il saldo) è stato trasferito alla mandataria “Municipia” l’elenco di contribuenti al fine dell’emissione degli avvisi di pagamento». Si aggiunge inoltre il numero di bollette da emettere, 148.917, e l’imposta totale attesa per l’acconto Tari 2024 ovvero 70,154 milioni di euro. Cifra già iscritta a bilancio.

Abbiamo cercato l’assessore ai Tributi Giuseppe Marletta, che ieri non si trovava in sede. Gli abbiamo comunque inviato alcune domande, a cui però a ieri sera non abbiamo avuto risposta, su quesiti raccolti anche tra gli utenti che, semplicemente, non possono andare a Palazzo dei Chierici negli orari di apertura. C’è chi ha ricevuto un avviso di pagamento del 2021, che ha già pagato, che ha protestato tramite l’indirizzo email apposito ma non ha mai ricevuto risposta, nemmeno di avvenuta consegna della mail e non sa cosa fare, nel timore di vedersi recapitare un avviso di pagamento ben più salato. O ancora: «Pare siata stata attivata un’app dove potere consultare la propria posizione Tari e scaricare le bollette – lamenta il signor Enzo – Ma i miei genitori non hanno ricevuto nessun avviso, chi gli spiega come usare l’app? E chi non ha lo Spid? Perché – richiesta più che legittima – non pensare di attivare sportelli dedicati nelle sedi delle municipalità, invece di costringere le persone ad assurdi pellegrinaggi a Palazzo dei Chierici?». Ma soprattutto: cosa stanno facendo di concreto l’amministrazione e i presidenti delle commissioni Bilancio, Tributi e Decentramento per contrastare l’evasione della Tari?COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA