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Dal sacco alla cera, ecco cosa sarà consentito per la festa di Sant’Agata ai tempi del Covid

Di Rossella Jannello |

CATANIA – In attesa dei giorni delle più intense celebrazioni liturgiche del 3, 4 e 5 febbraio, hanno avuto inizio ieri in Cattedrale i riti in preparazione della Festa di Sant’Agata che quest’anno, a causa della pandemia in corso, dovrà rinunciare a tutte le manifestazioni esterne.

In Cattedrale è stata ricordata, infatti, la Giornata delle Associazioni agatine che ogni anno ha permesso ai soci di rinnovare le promesse per finire con la benedizione delle tessere. Poiché bisogna assolutamente evitare assembramenti di sorta, tale celebrazione è stata annullata. Tuttavia, l’Arcivescovo ha rivolto, tramite il canale YouTube dedicato, un messaggio alle socie e ai soci delle stesse associazioni.

Nel ricordare come le modalità esterne della festa siano, appunto, molto diverse degli altri anni, il presule ha sottolineato come «a livello interiore nulla deve cambiare». Anzi, nel messaggio, rivolto – ha specificato – anche all’associazione Amici del Rosario e ai collaboratori del Maestro del Fercolo, ha auspicato che «la privazione divenga possibilità, una risorsa per crescere nell’autentica devozione».

Riferendosi a questa domenica dedicata alla Parola di Dio, monsignor Gristina ha ricordato «l’attaccamento straordinario di Agata a Gesù, cioè la parola di Dio». Da qui l’invito «se vogliamo davvero imitare Agata, a leggere e ad approfondire il Vangelo», come suggerito anche dal Papa. E a pregare l’un per l’altro.

E mentre i giorni clou si avvicinano, dall’arcivescovado arriva anche una nota, una sorta di “circolare attuativa” di quanto già annunciato giovedì scorso.

Intanto, la questione del “sacco”, l’abito votivo indossato dai devoti in quei giorni. «I fedeli che lodevolmente hanno indossato il sacco o che desiderano indossarlo quest’anno per la prima volta a seguito di un voto, lo indossino volentieri e chiedano la benedizione nella chiesa più vicina alla propria abitazione».

«Indossare nei giorni di festa il sacco anche solo nella propria casa – spiega la circolare – mentre si partecipa alle dirette on line delle varie celebrazioni, sarà un segno d’amore… Lontani da ogni esteriorità, risulterà più chiaro e più forte il motivo che ha ispirato il voto ed orienterà con maggiore profondità la preghiera di ringraziamento o di richiesta».

Dal sacco alla cera, naturalmente quella bianca, l’unica ammessa negli interni. «E’ sempre possibile offrire a Sant’Agata cera bianca e fiori, nelle modalità consentite dalle vigenti norme sanitarie, nei giorni e nelle ore in cui la Cattedrale è aperta al culto. Come da programma la Cattedrale rimarrà chiusa il 3, 4 e 5 febbraio; si ricorda altresì che invece sarà aperta ogni giorno (tranne quelli indicati n.d.r.) dalle 16,30 alle 19».

Infine, al terzo punto, una notizia. L’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi ha già dato «piena e gratuita disponibilità alle emittenti private» per rilanciare il segnale video delle celebrazioni liturgiche in streaming. Vale a dire, dai piccoli schermi di smartphone e tablet al grande schermo della televisione «per consentire a tutti la partecipazione da casa».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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