Catania
Covid, Nursind lancia l’allarme: «A Catania un infermiere su 5 contagiato»
Catania – “Stiamo assistendo a una serie di ritardi derivanti dall’unico grande immobilismo estivo che, a contagi zero, ha creato una situazione ormai fuori controllo del sistema sanitario regionale”. È l’allarme lanciato dal Nursind Catania che chiede “misure importanti, per prepararsi ad un inverno certamente difficile, senza le quali siamo destinati all’ implosione”.
La segreteria territoriale guidata da Salvo Vaccaro spiega che “il sistema di tracciamento procede eccessivamente a rilento, le strutture continuano a rilevare numeri eccessivamente elevati di infermieri e personale sanitario positivi al virus e quindi costretti all’isolamento domiciliare. Rileviamo percentuali fino al 20% di sanitari positivi con e senza sintomi. Di questo passo ci troveremo a breve a chiudere intere unità operative per carenza di personale dato l’elevato tasso di positività tra gli operatori”.
Il sindacato degli infermieri cita il caso di Biancavilla e di Acireale “dove i pazienti sono arrivati prima dei dispositivi di protezione per il personale sanitario e nessuna informazione è stata data ai dipendenti nell’immediato. Al Policlinico, Cannizzaro e Garibaldi oramai non ci sono più posti ma i pazienti continuano ad arrivare”. Secondo il Nursind “il personale a rischio va incentivato economicamente per lo sforzo e il sacrificio che quotidianamente sopporta. Bisogna procedere con l’assunzione immediata di personale infermieristico e Operatore socio sanitario. E dire che si è fatta scadere una graduatoria dove si poteva attingere fino al 30 settembre recuperando personale in molti casi già formato. La mobilità non è stata espletata a causa di un inutile prova, il colloquio, e le procedure di reclutamento a tempo determinato sono partite solo qualche giorno fa invece di essere bandite in estate. Con questo management regionale i risultati sono stati veramente deludenti”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA