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Coronavirus, risolto “giallo” dei tamponi per positività docente di Agraria

Di Giuseppe Bonaccorsi |

CATANIA –  Il giallo del professore di Agraria, ricoverato da venerdì alla Rianimazione del Policlinico, sarebbe stato, finalmente, svelato. Il paziente avrebbe – usiamo il condizionale perché non esiste una ufficialità della notizia, il Covid-19, come altri tre suoi colleghi di facoltà tutti però in buone condizioni e in isolamento a casa.

Sino a ieri mattina, quando finalmente i medici della Rianimazione avrebbero svelato l’origine della sua patologia, tutti erano rimasti col fiato sospeso perché per ben due volte, dal suo arrivo in ospedale con gli operatori dell’ambulanza con tute, mascherine e occhiali, il tampone tonsillare aveva negato la presenza del famigerato coronavirus al punto tale che si era ipotizzata anche una polmonite batterica. Invece ieri mattina un tampone bronco-polmonare avrebbe appurato la presenza del virus cinese.

Ad avanzare i primi sospetti fondati sulla patologia da Covid-19 è stato il professore delle Malattie infettive del Garibaldi Nesima, Bruno Cacopardo che interpellato proprio sul caso analogo aveva avanzato sospetti per di più visto che il paziente proveniva da un cluster bene identificato, quello della Facoltà di Agraria. Ieri, una volta appurato che il docente è stato infettato dal virus il professore Cacopardo ha aggiunto che in certi casi è possibile che la malattia, quando è in una fase avanzata – e cioè ha già mostrato una grave polmonite – potrebbe annidarsi nelle parti basse dei polmoni di fatto riducendo la sua carica infettiva e la sua presenza nelle via aeree alte. Lo stesso ha confermato il dott. Carmelo Iacobello, primario del dipartimento di Malattie infettive del Cannizzaro che conferma che in taluni casi questi episodi sono verosimili.

Al momento non si sa lo stato di salute del docente intubato, ma molte fonti mediche sostengono che è in miglioramento e questa è una buona notizia a conferma che questo virus in definitiva non è la Peste né, per fortuna, l’Ebola anche se non va sottovalutato.

Intanto sempre da indiscrezioni e non da notizie confermate il servizio epidemiologico dell’Asp avrebbe cominciato a fare uno screening di alcuni docenti della facoltà che sarebbero entrati in contatto diretto e ravvicinato e per più volte con i prof risultati positivi. Solo un eccesso di zelo dell’Asp che avrebbe consigliato a questi docenti di adottare stili di vita quanto più riservati sino alla fine della quarantena. Invariate invece le raccomandazioni che il servizio avrebbe dato ad altri docenti e ricercatori che avevano nei giorni scorsi chiamato l’epidemiologico dell’Asp per capire come comportarsi e per sollecitare altri particolari, ricevendo però un secco diniego e alimentando il dibattito su tutela della privacy e diritto alla salvaguardia della salute pubblica.

Inoltre la smentita di ieri sullo studente di Agraria di Misterbianco risultato positivo ha rasserenato un tantino gli studenti della facoltà. Alcune agenzie di stampa avevano divulgato la notizia sul caso, successivamente smentita poi dall’Università.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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