Catania
Coronavirus, prof Tamburino su Fb duro con sanitari non al lavoro
CATANIA – «Se la maggior parte di voi comprende che siamo in “zona di guerra” e condivide le scelte di percorsi nuovi e fastidiosi, lavora con spirito di gruppo ed è solidale e un’altra parte può anche criticare ma è altrettanto volenterosa e disponibile, mi turba che qualcun altro ancora affronti l’emergenza cercando di non venire al lavoro, senza interpretare il ruolo di medico e infermiere come missione dedicata al prossimo e alla comunità intera, lasciando altri a lavorare al posto suo». Lo scrive il primario della Cardiologia del Policlinico di Catania, Corrado Tamburino, in un messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook.
«Quest’ultimo atteggiamento, che fa parte della variabilità della specie umana, risulta a me – aggiunge – ed è solo una opinione personale, incomprensibile da un punto di vista umano, etico e professionale. So bene che esistono sulla carta dei diritti, e che chiunque può esercitarli; ma esistono anche dei doveri che vanno al di sopra delle leggi scritte e delle esigenze personali e che demarcano chiaramente un solco fra chi li esegue e condivide in comunità e chi non lo fa. Tutti o molti possono andare in congedo o malattia. Il mio – conclude il professore Tamburino – pertanto vuole essere un invito per poter in un futuro essere ricordati come il “comandante Arma” e non “comandante Schettino”, per poter dire ai vostri figli: ‘io c’ero e ho lottatò invece di tacere». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA