Coronavirus, l’Ateneo di Catania si attrezza: «Lezioni in aule virtuali»

Di Gianluca Reale / 05 Marzo 2020

Catania – Lezioni sospese, ma (quasi) pronti per farle nelle aule virtuali della teledidattica. Ieri è arrivato il provvedimento del governo che dispone lo stop delle attività didattiche di tutti i corsi di studio e quelle speciali e integrative negli atenei fino al 15 marzo. L’Università di Catania recepisce la disposizione comunicando in serata i provvedimenti: sospensione delle lezioni da oggi (esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie), sospensione di esami di profitto e di laurea, ma fino alla comunicazione del nuovo calendario e delle nuove modalità con cui si sosterranno. Sospensione dell’accesso ad aule studio e biblioteche, ricevimento docenti solo a distanza. Accesso garantito solo a docenti e personale tecnico amministrativo per le attività ordinarie.

L’Ateneo ieri sera precisa anche che «saranno comunicate successivamente eventuali misure straordinarie per l’erogazione di attività didattiche “a distanza”». Fronte su cui il rettore Francesco Priolo scalda i motori da un po’ di tempo. «Da lunedì saremo già operativi per avviare la teledidattica, ci prepariamo a questa modalità di fare lezione sin da quando è scoppiata l’epidemia in Cina», rivela. L’emergenza diventa l’occasione per accelerare, anche se da qualche mese una task force d’ateneo lavora su questo. Il rettore ce lo dice al termine della riunione di ieri pomeriggio nell’auditorium del Dipartimento di Scienze umanistiche, al Monastero dei Benedettini, convocata diversi giorni fa per illustrare tecnologia, modalità e tempistica. Presenti il rettore e il direttore generale, Giovanni La Via, i direttori di dipartimento, i presidenti di corso di laurea, il responsabile dei servizi informatici di ateneo.

L’atmosfera è quella di questi giorni di poche certezze. Insieme all’apprensione per i casi positivi di Agraria c’è comunque una certa serenità tra i docenti. Sullo schermo passano le slide che illustrano la piattaforma Microsoft Teams del pacchetto Office 365 che verrà utilizzata a partire dalla prossima settimana. «Ogni studente avrà un codice di accesso per assistere alle lezioni del corso che frequenta, potrà collegarsi da casa e accedere alla piattaforma, seguire la lezione che comunque verrà registrata e sarà disponibile anche a posteriori», spiega il rettore. Per facilitare a tutti l’accesso alla piattaforma, saranno fornite spiegazioni passo passo sia ai docenti sia agli studenti. «Da quanto abbiamo visto – commenta il professore Rosario Faraci, presidente del corso di laurea in Economia aziendale – lo strumento è molto semplice e intuitivo. Noi presidenti di corso di laurea dovremo comunicare e supportare i nostri colleghi nel suo utilizzo e dovremo approntare una sorta di palinsesto, perché le lezioni si svolgeranno online con lo stesso calendario di quelle fisiche: stessa ora e stesso giorno, finisce una e parte l’altra».

L’esperimento della didattica e degli esami online era già stato avviato con sollecitudine dal ministero dell’Università negli atenei del Nord Italia, a partire da quelli della zona rossa. Adesso anche il resto d’Italia dovrà fare ricorso a questo metodo. Con la sospensione delle attività, intanto, finiranno per adesso anche le difficoltà riscontrate da molti docenti nelle sessioni di laurea, previste a porte chiuse in seguito alle disposizioni di cautela varate dal rettore il 26 febbraio. Difficile contenere i parenti, “affamati” di fotografare i loro figli nel momento clou della carriera universitaria. Per dieci giorni ci sarà più calma.

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Pubblicato da:
Redazione
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