Rimozioni
Comune Catania, via la segretaria generale ma il Consiglio non lo sa
Il commissario straordinario Federico Portoghese ha sollevato dall’incarico l’attuale segretario generale Rossana Manno
AAA segretario comunale cercasi. Spoil system con tanto di colpo di scena al Comune, dove il commissario straordinario Federico Portoghese ha sollevato dall’incarico l’attuale segretario generale Rossana Manno.
Sul sito del ministero dell’Interno, nella sezione dedicata all’Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali compare, infatti, tra gli Enti Locali che ne fatto richiesta, di colmare la sede “vacante” del Comune di Catania. Una scelta che nei corridoi di Palazzo degli Elefanti arriva come un fulmine a ciel sereno. Forse un caso più unico che raro, quello di una gestione commissariale – ormai in scadenza in vista delle Amministrative della prossima primavera – che sceglie di avviare la procedura per una nuova nomina (solitamente politica) per la rimozione del segretario e la conseguente nomina di un successore. Fino al 20 gennaio i segretari comunali e provinciali di categoria “A” che vogliono concorrere per la scelta per il nuovo capo della burocrazia comunale devono far pervenire al commissario straordinario del Comune di Catania una specifica manifestazione d’interesse alla nomina, eventualmente corredata dal curriculum.
Cosa accadrà adesso? Rossana Manno, 50 anni e una laurea in Giurisprudenza, ha una lunga esperienza alle spalle come segretario comunale e direttore generale in Sicilia nei Comuni di Misterbianco, Giarre e Caltanissetta. Nel marzo del 2019 è stata chiamata dall’ex sindaco Salvo Pogliese a ricoprire l’incarico di segretario generale del capoluogo etneo. La Sicilia ha provato a contattarla, ma senza alcun esito. Il dirigente che una volta concluse le procedure andrà in disponibilità nei ruoli del ministero dell’Interno, tuttavia, parrebbe intenzionata a fare ricorso.
Della procedura avviata dal commissario Portoghese è ignaro il Consiglio comunale, unico organo elettivo rimasto in carica a Catania, a cui non è pervenuta alcuna comunicazione come spiega il presidente Seby Anastasi. «Di ufficiale né io, né la capigruppo abbiamo qualcosa. È chiaro che chiederemo a Portoghese spiegazioni. Siamo rimasti sbigottiti. Una nomina fatta a pochi mesi dal voto sembra più politica che commissariale. A memoria non ricordo un precedente in tal senso e sarebbe inquietante per la città. Da presidente rimango preoccupato perché a pochi mesi dal voto, in un momento delicato per l’Ente, compreso proprio le prossime Amministrative, privare il Comune di una figura che comunque è consolidata, che non ha dato mai segnali di sbavature o di errori mi sembra un paradosso. In quattro anni di Consiglio il segretario generale non ha mai dato adito o prova di negligenza nei procedimenti amministrativi». «Quindi – sottolinea Anastasi – o il commissario avrà dei motivi tali, che saranno ineccepibili e che dovrà illustrare alla riunione dei capigruppo o non c’è un motivo valido. O il commissario ci porta un elemento grave, come l’errore in un procedimento, in una gara o se si tratta di elementi divergenti per gli ultimi mesi di amministrazione, Portoghese non poteva aspettare? Era questa la priorità in questo delicato periodo amministrativo?. Non c’è la Giunta, c’è un commissario e un vice commissario che viene solamente due volte a settimana (a detta dello stesso Portoghese). Si dovrà affrontare una tornata elettorale e c’è carenza di personale. E viene messo in discussione il segretario generale che ha contezza della macchina burocratica? Ribadisco se ci sono elementi non sarò io a interferire, ma devono essere validi…». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA