RIPOSTO – Colonie di “vermocane” sbarcano sulla costa ripostese. La presenza della “Hermodice carunculata” – verme marino che può raggiungere la lunghezza di 30-40 centimetri e dotato di setole bianche provviste di tossine che sono in grado di infliggere dolorose irritazioni – è stata rilevata la scorsa domenica sulla battigia e sui fondali della “spiaggetta dei pompieri” del lungomare Pantano (denominata così perché antistante al distaccamento dei vigili del fuoco).
L’allarme per la presenza in spiaggia del “vermo di mare o di fuoco”, come viene denominato il pericoloso colorato polichete, è stato lanciato sui social nella stessa mattinata di domenica da Dario Amendolia, uno dei numerosi bagnanti che frequentano la “spiaggetta dei pompieri”. «Oggi questo verme lungo circa 20/30 cm – ha scritto il bagnante ripostese nel suo profilo Facebook per segnalare il pericolo – era sulla battigia, ma fortunatamente ci siamo accorti della sua presenza perché ha degli aculei fortemente urticanti. Quindi conoscerlo può evitare spiacevoli incontri». La
tempestiva segnalazione di Dario Amendolia su Facebook ha messo sul chi vive molti genitori. A correre i rischi maggiori per la presenza sulla battigia dei “vermocane” sono, infatti, i bambini, che ignari dei pericoli causati dal polichete sono portati a toccare con le mani, anche solo per curiosità, gli “aculei” urticanti del verme marino.
Sembra che due anni fa ci sia stata una prima invasione di colonie della “Hermodice carunculata” nelle acque di Riposto. Negli ultimi anni, il “vermocane” – che può avere diverse colorazioni: giallo, bianco, rosso, arancione e verde – ha visto aumentare notevolmente la sua presenza nelle località balneari italiane, tanto da essere definito un vero flagello.