Catania
Centenaria catanese rovista vecchio mobile e trova 4 buoni postali del ’41: valore 90 mila euro
Catania – È una centenaria catanese, Giovanna Gallo, la protagonista di una storia da “tempi di Covid”: solo l’isolamento in casa dovuto alla pandemia, infatti, le ha fatto ritrovare in un vecchio mobile di legno quattro vecchi buoni fruttiferi postali emessi nel 1941, 80 anni fa. E qui arriva la sorpresa, da non crederci. I buoni, nominali, del valore di mille lire ciascuno, secondo la stima fatta effettuare dall’associazione Giustitalia alla quale la signora Gallo si è rivolta, oggi valgono ben 90mila euro.
La signora Gallo, e c’è da crederle, assicura di non aver mai saputo niente dell’esistenza di quei buoni fruttiferi postali emessi a suo nome, e deve essere rimasta molto sorpresa nell’apprendere che dopo tanti anni valevano ancora qualcosa. Anzi, ben più di qualcosa. Per fare un confronto con oggi, negli anni ’40 con mille lire ci si sarebbe potuti comprare un fondo agricolo, un bel pensiero, chiunque gliel’abbia fatto. Certo, dopo essere sopravvissuta a due guerre mondiali, all’influenza Spagnola, alla Sars e, ora, anche al Covid, le mancava solo questo colpo di fortuna. Una fortuna nella “sfortuna”, si potrebbe dire riferendosi a quella di dover restare in casa in isolamento proprio per difendersi dal contagio del coronavirus. Una situazione che, diversamente, non l’avrebbe mai portata a “risistemare” cassetti e spazi di quel vecchio armadio. Chissà se la signora ha nipoti, e se ha già pensato, magari, di investire parte di questi soldi come si faceva tanti anni fa: prima c’erano i “buoni fruttiferi postali”, ma c’era anche chi apriva un libretto di risparmio in Posta, per consegnarlo al beneficiario solo dopo il compimento della maggiore età. Chissà che storia hanno i buoni fruttiferi della signora Gallo, come mai non le sono mai stati consegnati, e sono rimasti invece custoditi per tanto tempo in quel vecchio mobile di legno.
Secondo le statistiche in Italia ci sono circa 10 milioni di Titoli di Credito “antichi”, tra buoni postali, libretti bancari, Bot, ecc, ancora non riscossi. E ancora riscuotibili, perfino se si tratta di titoli emessi ancora prima dell’istituzione della Repubblica Italiana, quando ancora c’era il Regno d’Italia, come nel caso della signora.
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