Catania, votato l’aumento della Tari: rialzo del 18% della tassa sui rifiuti

Di Redazione / 31 Agosto 2022

E' stato votato questa sera dal Consiglio comunale di Catania lo scottante e impopolarissimo aumento del 18% della Tari. Un provvedimento che è stato presentato come propedeutico all’approvazione del bilancio, la cui mancata approvazione avrebbe esposto il Comune etnea a un debito fuori bilancio, e la città a un dissesto bis; e con esso al taglio di stipendi e servizi sociali e all’ennesima emergenza dei rifiuti in strada, per l’impossibilità di sostenere il costo del servizio e della discarica intanto giunto a 250 euro a tonnellata, in un ciclo di raccolta ormai sballato con l’indifferenziata che viaggia tra impianti saturi o vicini al limite.

Dopo tre rinvii quindi è arrivato il famigerato aumento della tassa sui rifiuti in un giorno cui i dati Istat parlano di inflazione a livelli record con le bollette di luce e gas che hanno subito rialzi impressionanti. Un ulteriore balzello per il 50% di catanesi che non evade questa tassa e che si ritroverà a pagare molto do più a fronte di un servizio che fino a oggi definire scadente è poco: la città è sporchissima, piena di rifiuti volanti e di microdiscariche, puzzolente e vergognosa.  Come testimoniano le tante segnalazioni che riceviamo in redazione e alla rubrica “Lo dico a La Sicilia”, cittadini e turisti sono ogni giorno sempre più esterefatti dalla mala gestione del ciclo dei rifiuti in questa città, ormai lasciata alla deriva dai suoi stessi amministratori.

Ma non approvare questo aumento avrebbe provocato un disastro per conti del Comune. È stato quello che aveva spiegato nella seduta di ieri sera il sindaco facente funzioni e assessore al Bilancio uscente Roberto Bonaccorsi illustrando il piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, l’aumento dei costi innescato dai rincari di gas ed energia, e le conseguenze disastrose che avrebbe una dichiarazione di dissesto per mancato equilibrio di bilancio.

Non sono mancati in aula i momenti di tensione e bagarre tra consiglieri di maggioranza e opposizione, ma alla fine l'aumento del 18% della Tari è passato con 10 voti favorevoli su 15 consiglieri. Quattro gli astenuti, uno il voto contrario.

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Pubblicato da:
Alfredo Zermo