Catania, un ostacolo per il collettore: lavori sospesi, viabilità ripristinata

Di Cesare La marca / 06 Novembre 2018

I lavori – che comunque procedono per tratti per scavare il tracciato sotterraneo della condotta – si bloccano dunque al momento per ragioni di sicurezza nei pressi del distributore quasi al confine tra Catania e il centro rivierasco, dove gli operai sono stati impegnati ieri a rimuovere transenne e new jersey, perché per il sollievo di automobilisti e commercianti di via Battello “intrappolati” dal cantiere, la viabilità torna da oggi quella di sempre, su via Messina e via Aci Castello.

Un aspetto non secondario della questione, ma senza voler sminuire i disagi per la viabilità, lo stop forzato e comunque temporaneo apre però anche delle nuove incognite sui tempi di un’opera complessa (che infatti slittano già dal luglio al dicembre 2019, secondo il cronoprogramma aggiornato della direzione lavori), essenziale e urgente per la tutela dell’ecosistema del nostro mare sfregiato dagli scarichi fognari, Riserva dei Ciclopi compresa; e importante, con un clima sempre più imprevedibile, tropicale ed estremo, anche per la sua funzione di “collettore di salvaguardia” per la prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico, in un territorio peraltro molto fragile – a cominciare dalla collina tra Aci Castello e Aci Catena – in caso di temporali e nubifragi.

Nonostante le relazioni geologiche e tecniche di cui per legge è corredato il progetto, il cavo dell’alta tensione ha creato subito dei problemi. «Le protezioni del cavo dell’alta tensione a sette metri di profondità si sono rivelate insufficienti – spiega il direttore dei lavori ingegnere Zuccarello – inoltre nel sottosuolo è stato riscontrato un terreno con materiale di riporto, dunque si renderà necessaria un’opera di contenimento a protezione del cavo elettrico, per potere poi proseguire gli scavi in sicurezza».

Un sottosuolo instabile, dunque, dove sarebbe un rischio troppo alto scavare il tunnel in prossimità di una condotta elettrica ad alta tensione che fornisce elettricità in un’area vastissima della città e dell’hinterland. Sul tratto successivo, gli scavi sono a buon punto tra piazza Mancini Battaglia e la stessa via Aci Castello, e il tunnel è già vicino al punto d’innesto di Picanello col vecchio allacciante di Catania.

L’auspicio è che si possano evitare “tempi morti” a causa del cavo dell’alta tensione, quando i vari tratti saranno conclusi, per un’opera attesa da oltre quarant’anni. Il sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, ha inviato intanto una lettera alla Regione, e si farà presto promotore di un confronto con gli altri comuni interessati dall’opera, cioé Acireale, Aci Catena e Catania, per ciò che riguarderà gli allacci e la gestione di un’infrastruttura sovracomunale che ha già troppo sofferto i guasti dell’eccesso di burocrazia e del rimpallo di competenze.

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Redazione
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