Catania
Catania, spiagge libere (in tutti i sensi): e il distanziamento è difficile
CATANIA – Alla Plaia di Catania la prima domenica vera domenica della stagione estiva dopo il lockdown per il coronavirus ha visto un discreto afflusso di persone: in tanti hanno affollato oggi le spiagge libere del lungo litorale sabbioso della città etnea ma non ancora i lidi balneari che apriranno invece i battenti il 16 giugno prossimo per adempiere alle misure di sicurezza previste l’emergenza Covid. Tanto spazio quindi sul lungo litorale sabbioso della città non ancora occupato da lettini e ombrelloni, con i bagnanti che hanno potuto sparpagliarsi lungo tutta la Plaia per l’occasione liberamente accessibile nella sua interezza. Ma ad essere invase sono state soprattutto le spiagge libere (ancora non allestite dal Comune di Catania che sta lavorando per questo) ed è qui che stato evidente quanto sarà difficile far rispettare il distanziamento tra le persone previsto dalle normative. Toccherà ai sindaci applicare le misure per minimizzare il rischio, assicurare la vigilanza e regolamentare gli accessi in modo da garantire il distanziamento interpersonale e individuare le procedure di sanificazione delle aree comuni. Una responsabilità che ha fatto infuriare i primi cittadini di tante città siciliane che hanno minacciato di chiudere le spiagge libere.
Ma ad essere disorentati sono anche gli amanti della spiaggia. Un’indagine di Facile.it su un campione di 505 persone indica che il 32,4% degli intervistati non sa con certezza quali siano le regole da rispettare in riva al mare; il 30,1% non è sicuro di poter rispettare il distanziamento in spiaggia o sa già che non riuscirà a farlo.
Il Comune di Catania sta in queste ore predisponendo la gestione e l’organizzazione delle spiagge libere che sarà inevitabilmente più regolamentata. Sui litorali del Centro Nord Italia diverse città si stanno attrezzando per introdurre sistemi di prenotazione tramite app che consentono l’accesso alla spiaggia libera. Non si sa ancora se il Comune introdurrà novità tecnologiche in questo senso, ma tra passerelle, cartellonistica, torrette per i bagnini, controlli ai varchi di accesso, c’è tanto lavoro da fare.
Anche i lidi privati si stanno organizzano con app e siti internet per le prenotazioni, la registrazione degli accessi, i lettini distanziati, le sanificazioni.
Già oggi sono però emerse tutte le solite criticità della Plaia, come parcheggi selvaggi lungo tutto il viale Kennedy, i soliti posteggiatori abusivi, vu cumprà e automobilisti che sfrecciano a tutta velocità. Oggi una ciclista è stata investita da un “pirata” della strada.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA