Catania, sistemi di controllo e sorveglianza rivisti per maggiore sicurezza

Di Redazione / 01 Luglio 2019

Catania – Per elevare il livello di sicurezza a Catania e la sua percezione da parte degli abitanti è stata avviata la rimodulazione e la ridefinizione delle attività di vigilanza e controllo del territorio per razionalizzare e mettere a sistema le risorse a disposizione. E’ quanto deciso dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato e presieduto dal prefetto Claudio Sammartino.


E’ stata predisposta una pianificazione di massima per tutte le azioni interforze sul territorio per intervenire non soltanto nei confronti della criminalità diffusa (reati predatori,spaccio stupefacenti, presenza di extracomunitari clandestini, abusivismo commerciale, etc.), ma anche per perseguire le interconnessioni con la criminalità organizzata che in essa trova terreno di coltura e trae energie per riorganizzarsi. Gli interventi interforze saranno condotti da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza con il concorso della Polizia Locale, della Capitaneria di Porto e dell’Esercito. Contribuiranno anche l’Asp e il 118 per i servizi di accertamento dell’abuso di alcool e dell’uso di stupefacenti, soprattutto in prossimità dei luoghi di ritrovo e di divertimento per la prevenzione dei sinistri stradali e delle turbative dell’ordine pubblico. Specifica attenzione sarà prestata anche ai luoghi della «movida» per controllare più adeguatamente fenomeni di illegalità e di disturbo della civile convivenza e dell’ordine pubblico.


La Prefettura di Catania ha disposto anche una decisa e determinata azione contro ogni forma di illegalità e abusivismo e a comportamenti illegali e pericolosi per la sicurezza stradale (soprattutto in relazione alle infrazioni al codice della strada che costituiscono pericolo o minaccia per sé o per gli altri). Ma anche particolare vigilanza nelle zone periferiche, in quelle degradate o in cui sono presenti attività criminali, condotte anche da stranieri, che incidono sul senso di sicurezza della collettività e indeboliscono la sicurezza urbana; attenzione mirata all’abusivismo commerciale e alle altre forme di abusivismo presenti sul territorio, soprattutto durante l’ormai avviato periodo estivo.  

Il nuovo piano sarà verificato periodicamente in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura e sarà monitorato e eventualmente rimodulata in un Tavolo Tecnico attivato in Questura. I moduli di intervento sono suddivisi in due fasi. La prima prevede l’immediato incremento della vigilanza e del controllo del territorio con servizi interforze caratterizzati da incisività e visibilità. La seconda con una mappatura delle aree sensibili della città che sarà messa a disposizione del Comune che, nell’ambito del regolamento di Polizia Urbana, potrà individuare le zone da sottoporre a particolare tutela ai fini dell’esercizio dei poteri attribuiti al sindaco in materia di sicurezza urbana, decoro e vivibilità. Alla mappatura sta lavorando un Gruppo di lavoro coordinato dalla Prefettura con l’attiva partecipazione delle Forze dell’Ordine, del Comune di Catania e della Capitaneria di Porto. E’ stato, inoltre, costituito un altro Gruppo di lavoro in Prefettura che ha vari compiti: accertare la funzionalità o la riattivazione del sistema di videosorveglianza in città; proporre la collocazione di nuove telecamere di sorveglianza sulla base della predetta mappatura; «mettere a sistema» gli altri impianti di videosorveglianza attivi o da attivare da parte di altri Enti (Anas, Aziende di Trasporto, ecc.) in modo da estendere il più possibile la sorveglianza elettronica nella città, per vigilanza e controllo del territorio.

Foto di Orietta Scardino

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