Catania
Catania, si dimette Direttore generale Università Rettore: «Ci rifletta su»
CATANIA – «Ho ricevuto ieri, con rammarico, le dimissioni volontarie di Candeloro Bellantoni dall’incarico di Direttore generale dell’Università di Catania. La decisione è maturata ad un anno esatto dalla firma del contratto di lavoro che lo legava al nostro Ateneo per un triennio». Lo afferma il rettore dell’università di Catania, Francesco Basile, sottolineando che «evidentemente, l’auspicata adozione del proprio modello gestionale-organizzativo da parte dell’Ateneo di Catania si è scontrata con diverse difficoltà di adattamento della struttura amministrativa locale, nonostante il supporto fornito al Direttore generale da tutti gli organi accademici».
«Mi preme sottolineare – aggiunge il rettore di Catania – che l’operato di Bellantoni è stato sempre improntato alla trasparenza e alla meritocrazia, in linea con la politica di Ateneo, e che ho sempre personalmente garantito pieno sostegno, anche se mi rendo conto che non sia stato a volte sufficientemente recepito, al Direttore generale, garantendogli ampia autonomia nel rispetto dei ruoli istituzionali».
Il rettore rileva che «non posso, pertanto, che prendere atto di un disagio personale cresciuto nel corso degli ultimi mesi che ha portato Bellantoni a maturare questa sofferta decisione». «Devo altresì sgombrare il campo – osserva Basile – da ogni ombra di discredito, o ancor peggio di presunta irregolarità dell’azione amministrativa, poiché la garanzia di perfetta legittimità di ogni atto è stata proprio assicurata dallo stesso dott. Bellantoni. Ho convocato per domani – annuncia il rettore di Catania – il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione per una seduta congiunta e straordinaria degli organi di governo dell’Ateneo che avranno modo di confrontarsi tra di loro e con il Direttore generale sui temi esposti nella sua lettera. In tale occasione – anticipa Basile – chiederò personalmente a Bellantoni un’accurata riflessione sulla posizione assunta che, certamente, crea notevoli ripercussioni sulle attività dell’Ateneo». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA