Catania, sembrava una spaccata: era “solo” incidente stradale

Catania – «Neopatentato? No scuola guida? Ahi, ahi, ahi…». Ci fossero stati i tre messicani della nota e ormai un po’ datata pubblicità dell’Alpitour, beh, probabilmente avrebbero reagito così. In verità non sappiamo in che modo il diciottenne responsabile dello schianto di sabato notte, in via Etnea, abbia conseguito la patente; quello che è sicuro, invece, è che a seguito dell’incidente, di cui è stato protagonista e vittima al tempo stesso, il ragazzo ha garantito una dose suppletiva di lavoro ai carabinieri della compagnia di piazza Dante, in servizio nella notte fra sabato e domenica.

Il giovanotto stava sfrecciando con la sua Citroen C1 bianca in via Etnea quando, subito dopo l’incrocio con piazza Stesicoro, ha perso il controllo dell’auto e, balzando sul marciapiede, si è schiantato contro la vetrina del negozio di calzature CallagHan, al civico 174. Il botto è stato fortissimo, ma la vetrina, per quanto danneggiata, ha tenuto. In compenso è scattato l’allarme che ha determinato l’intervento dei militari dell’Arma.

Constatato che nessun furto era stato portato a compimento, i carabinieri si sono messi al lavoro per individuare gli autori di quello che pensavano fosse un tentativo di spaccata. Invece, dopo avere acquisito le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, hanno compreso subito che doveva essersi trattato di qualcosa di diverso.

Attraverso il numero di targa sono subito arrivati nell’abitazione del neopatentato diciottenne, chiaramente scosso per l’accaduto e impaurito dalle conseguenze che sarà costretto ad affrontare. Il ragazzo, fors’anche stupito per la tempestività della sua identificazione, ha subito ammesso le sue responsabilità in merito allo schianto, chiarendo che non aveva alcuna intenzione di rubare alcunché. I militari dell’Arma, anche in relazione al suo stato da incensurato, non hanno avuto difficoltà alcuna a credergli. E dopo la lavata di capo hanno provveduto a segnalare ogni cosa all’autorità giudiziaria e, ovviamente, al responsabile del negozio di calzature, che dovrà rivalersi sull’automobilista per i danni subiti.