Gli incarichi quali reparti riguarderanno?
«Tutto il dipartimento Mcau (che comprende il Pronto soccorso), la Cardiologia, la Radiologia, l’Anestesia-Rianimazione e l’Ortopedia».
Quando scatteranno gli incarichi?
«Non è che noi potevamo attendere le decisioni della politica…E per questo ci siamo mossi per tempo e abbiamo avviato le procedure di graduatoria per tempo. Ora dove riteniamo che sia necessaria un’altra graduatoria, perché non tutti gli incaricati potrebbero accettare, stiamo procedendo. E’ chiaro che gli incaricati avranno un contratto di proroga sino a quando sarà completata la procedura di riconoscimento della Pianta organica».
Poi si procederà con i concorsi?
«Esattamente, ma è chiaro che gli incaricati a tempo determinato avranno un titolo in più e una anzianità di servizio per parteciparvi. Per l’occasione faccio un appello a tutti i medici in graduatoria per partecipare a questa grande impresa sanitaria».
In totale quanto personale a tempo determinato assumerete per far partire il San Marco?
«Una ventina di posti al Mcau, 12 in Anestesia…All’incirca una sessantina di medici e non meno di 70-80 tra infermieri e tecnici di Radiologia».
Il San Marco, secondo i programmi, dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere consegnato dalla Tecnis a fine febbraio. Quando è possibile ipotizzare una sua apertura? Si è parlato di marzo. Conferma la data?
«In realtà non è semplice prevedere che tempi ci vorranno. Dal giorno successivo la consegna avviaremo subito le procedure per il trasferimento, ad organico pieno, in primis di tutto il dipartimento materno infantile dal S. Bambino. Poi sarà la volta del dipartimento di Pronto soccorso, compresa Medicina e Chirurgia oltre alla Rianimazione e ai reparti collegati. Si tratta di strutture consistenti. Solo per il dipartimento del S. Bambino stiamo parlando di di due reparti di ginecologia uno di neonatologia e uno di pediatria, le sale operatorie e il pronto soccorso ginecologico e pediatrico. Sarà una operazione molto impegnativa…».
Direttore Cantaro l’assessore Razza fa dipendere l’apertura, ormai imminente, del nuovo Pronto soccorso del Policlinico alla concomitante apertura del reparto di emergenza del S. Marco. Ma questo potrà ritardare la vostra tabella di marcia per l’entrata in servizio del moderno reparto del Policlinico?
«Per adesso al Policlinico siamo concentrati sui trasferimenti di Ematologia, Cardiologia, Cardiochirrugia e Chirurgia vascolare per completare tutto il Serpentone. Parallelamente stiamo procedendo ad aprire la nuova Pediatria. A marzo confido che la vicinanza dell’apertrura del pronto soccorso del S. Marco possa favorire l’apertura del pronto soccorso del Policlinico. In questo senso rappresenterò le motivazioni per favorire l’apertura di un pronto soccorso al Policlinico che sia sicura per tutti i cittadini e che quindi risponda a tutti i requisiti di comunicazione, informazione e sicurezza».