Catania – Controlli della Polizia di Stato nel cimitero di Catania per reprimere reati contro il patrimonio, perpetrati in seno all’obitorio e nelle tombe. Nel corso di un’attività di appostamento e osservazione, scaturita da alcune denunce dei parenti dei defunti, è stato notato un soggetto che stazionava vicino all’obitorio in attesa dell’arrivo delle salme, che lì vengono depositate alla presenza dei parenti in attesa della tumulazione.

Lo stesso individuo, in diverse circostanze e approfittando dello stato emotivo dei parenti, aveva asportato molteplici composizioni di fiori, come corone, copri bara, cuscini e svariati mazzi di fiori appartenenti principalmente a due salme appena giunte. La Polizia ha accertato che l’uomo in questione, dopo aver rubato più volte i fiori, li riponeva dentro la sua auto, priva della prescritta copertura assicurativa e revisione, per poi trasportarli all’interno della sua attività commerciale abusiva di deposito e rivendita di fiori e composizioni floreali, ubicata proprio innanzi al cimitero. Non solo, l’immobile dove esercitava l’attività, privo di regolare contratto di locazione, era anche allacciato abusivamente alla rete Enel. Il soggetto individuato, è stato inoltre scoperto che percepisce indebitamente, e già da tempo, il reddito di cittadinanza per un importo pari a 900 euro.

L’uomo, di fronte all’evidenza probatoria ha ammesso le proprie responsabilità, e per tali motivi è stato arrestato per furto aggravato dei citati addobbi floreali esposti alla pubblica fede, (in questo caso all’interno del cimitero), furto aggravato di energia elettrica, truffa aggravata per il conseguimento del reddito di cittadinanza; gli sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada e gli è stato sequestrato anche il veicolo.

Durante l’attività di polizia, è stato indagato per truffa aggravata per il conseguimento del reddito di cittadinanza, un altro soggetto: un dipendente non in regola di un’agenzia funebre che aveva appena trasportato una delle salme defraudata degli addobbi dal predetto soggetto.