Catania – Sino a qualche giorno fa c’era in ambienti universitari una certa preoccupazione per i contenuti della nuova Rete ospedaliera, al punto tale che lo stesso Rettore, Francesco Basile, aveva espresso qualche critica nel corso dell’incontro che si è tenuto alla Cisl paventando difficoltà per il Policlinico nell’ambito della formazione e anche per il futuro del San Marco. «In assenza di modifiche alla rete ospedaliera – aveva osservato il Rettore durante il congresso Cisl – l’ospedale San Marco non potrà avere il previsto numero di posti letto. Pertanto avremo sprecato risorse e perso una grande occasione di sviluppo e di crescita del nostro territorio». Ma a distanza di pochi giorni il rettore è stato rassicurato sui buoni propositi della Rete ed oggi a sua volta rassicura per il San Marco lasciando aperta solo qualche criticità in merito alla formazione. E spiega: «Il San Marco è compreso nella assegnazione della Rete e alla fine troverà assegnazioni specifiche al momento in cui sarà pronto e avrà anche ulteriori posti letto. Per quanto riguarda le unità operative complesse, queste verranno definite a tempo debito. La Rete da un punto di vista di impianto è fatta bene. Abbiamo ottenuto che il Policlinico sia di secondo livello come il Cannizzaro e il Garibaldi. Abbiamo solo qualche criticità per quanto riguarda alcune specialità di cui siamo sede di scuola di specializzazione, come la Chirurgia Pediatrica che si ritiene che possano essere superata».

Sul versante della formazione e del rapporto col mondo produttivo, Basile ha quindi rimarcato l’importanza di «radicare i giovani nel territorio, evitando le fughe di cervelli, attraverso rapporti sempre più stretti col mondo delle imprese e del sindacato». Stabilizzazione dei precari, sanità, rapporti col mondo produttivo e formazione sono i temi su cui il Rettore ha poi espresso la disponibilità e l’impegno dell’Università a collaborare con la Cisl e con le altre organizzazioni sindacali nell’interesse del territorio, dei lavoratori e dei giovani.

Sul fronte dei lavori nel costruendo ospedale di Librino, allo stato gli operai della Tecnis stanno ultimando le ultime opere di una struttura che in materia di costruzione è stata realizzata con tutte le moderne tecniche per resistere a terremoti di notevole entità. Gli edifici infatti sono appoggiati a un sistema di pilastri idraulici che a fronte di una forte scossa cominciano a muoversi lasciando però perfettamente immobile la struttura sovrastante. Inoltre l’ospedale è alimentato da un cogeneratore di energia di ultima generazione che lo rende indipendente da tutte le fonti energetiche. Ora un’opera così importante deve ottenere tutti i reparti di eccellenza che gli permettano di lavorare a pieno ritmo visto e considerato che andrà a sostituire il vecchio Vittorio Emanuele.

Allo stato nella nuova rete ospedaliera il San Marco non figura ancora. Ma alla chiusura dei lavori il tema diverrà di stringente attualità e questo nonostante le rassicurazioni. E’ per questo che in questi giorni la direzione generale del Policlinico-Ove sta predisponendo un documento da sottoporre al più presto all’assessore in cui saranno riportati anche il numero di posti letto necessari al San Marco per consentire di aprire il nuovo ospedale entro l’anno. Per quanto riguarda il personale che occorre, visto e considerato che i reparti di emergenza dell’Ove presto verranno trasferiti al Policlinico per l’apertura del nuovo Pronto soccorso, è stato avviato un tavolo tecnico in assessorato per discutere con Gucciardi proprio il tema degli organici che andranno a Librino.

Sul piano degli ultimi lavori è trapelata l’indiscrezione che proprio in questi giorni la Tecnis, non più in regime di amministrazione giudiziaria, verrà affidata a un manager di spessore nazionale che avrà il compito di rilanciare l’azienda. Dovrebbe trattarsi del dott. Luca Egidi. Sul fronte del Pronto soccorso del Policlinico si attende la conclusione del montaggio dell’ultima tac del reparto e dei ritocchi alla Ortopedia. Ultimati questi step il nuovo presidio sarà pronto per essere inaugurato. Qualche settimana fa è stata anche installata la grossa insegna che indica proprio il presidio.

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