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Catania, rapina pensionata vestito di giallo fosforescente, arrestato dalla polizia

Di Redazione |

CATANIA – La polizia ha arrestato il pregiudicato catanese Mario Munzone 44 anni, per rapina aggravata e lesioni personali.

L’uomo è stato arrestato per una rapina ai danni di una pensionata derubata e aggredita nel pomeriggio di sabato scorso in via Plebiscito. Secondo il classico modus operandi, il malvivente aveva avvicinato la signora subito dopo un prelievo di denaro allo sportello bancoposta. Munzone in sella allo scooter con il casco in testa ha colto di sopresa la donna strattonandola, così da sottrarle con violenza la borsa che portava a tracolla, facendola cadere per terra.

La signora anziana, caduta per terra, ha sbattuto la testa ed ha perso conoscenza. Soccorsa immediatamente è stata ricoverata al pronto soccorso del Garibaldi dove i medici che hanno riscontrato un trauma cranico con emorragia celebrale (prognosi di 40 giorni).

I poliziotti si sono  attivati subito per far scattare il piano antirapina, predisposto nelle scorse settimane per limitare l’incremento dei reati predatori in questo periodo di post covid. Piano articolato, non solo con un capillare controllo del territorio ma anche attraverso il coinvolgimento del gruppo Falchi e Antirapine della Squadra Mobile di Catania.

Pattugliamento della zona, visione delle immagini delle telecamere dell’area, analisi degli indizi raccolti dalla donna,  conoscenza del territorio, sono state le componenti che hanno permesso ai poliziotti della Squadra Mobile di individuare e rintracciare il malvivente dopo qualche ora a poca distanza dal luogo della rapina.

Munzone era a bordo dello stesso scooter utilizzato per compiere la rapina, ma si era cambiato d’abito. Gli agenti, però, ch avevano visionato le immagini, si sono recati a casa sua dove hanno ritrovato la tuta nero-gialla fosforescente con la quale aveva compiuto la rapina. Informata dai poliziotti che il responsabile era stato già catturato, la signora ha ringraziato quegli agenti che nel corso del pomeriggio si erano preoccupati del suo stato di salute.

La Squadra Mobile sta ora lavorando ora per giungere all’individuazione del responsabile di altri simili reati posti in essere nel centro.

«Nelle scorse settimane, come pensavamo fosse altamente probabile dopo il lock-down – ha dichiarato il questore di Catania Mario Della Cioppa – abbiamo registrato un lieve incremento di reati contro il patrimonio a cui sin da subito abbiamo voluto dare risposta. Abbiamo perciò incrementato il controllo dl territorio calibrandolo al fine di privilegiare il pattugliamento delle zone sensibili individuate attraverso il sistema di georeferenzazione dei reati che ha permesso di effettuare una mappatura ove orientare la nostra azione di contrasto, come ha pure recentemente illustrato il Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura  dr. Milazzo, nella conferenza stampa relativa agli arresti di 13 pregiudicati, fra ladri professionisti e rapinatori, responsabili di vari furti e rapine durante e post lock down. Nel caso di questi scippi, ho richiesto anche ai falchi della Squadra Mobile del dr. Basile di integrare le attività visibili con personale in borghese pronto ad intervenire mischiati tra la gente. E tanto è stato. L’ arresto dello scippatore violento da parte di Falchi, investigatori di razza in possesso di una professionalità incredibile, è il frutto di questa strategia. È uno scippo violento di un pregiudicato senza scrupoli, insensibile, privo di anima e di onore per le modalità utilizzate. È un soggetto che riteniamo possa entrarci negli scippi dell’ultimo mese fatti con lo stesso modus operandi. Così come abbiamo preso ed assicurato alla Giustizia questo delinquente seriale, presto così faremo con quelli che si sono macchiati recentemente  di altri simili episodi perché capiscano che ad ogni loro azione corrisponde subito la risposta da parte nostra. Siamo impegnati in una vasta azione finalizzata ad innalzare, senza se e senza ma, la legalità dappertutto. Per questo stiamo  costantemente martellando sacche di illegalità nel quartiere Librino, grazie allo straordinario lavoro di quel Commissariato, diretto dal dr. Beretta, ma anche attraverso operazioni a largo raggio, periodiche, in viale Moncada e in viale Grimaldi, per affermare la presenza dello Stato dappertutto. Così come abbiamo intenzione di continuare a fare a San Berillo Vecchio dove abbiamo inaugurato una nuova metodologia di azione. Anche questa operazione di carattere meramente investigativa costituisce una risposta che ha contribuito ad infrenare il fenomeno nel suo complesso ma  il senso di legalità aumenta se tutti assumono comportamenti virtuosi che spesso registriamo non esserci, specie quando ancora, nonostante le innumerevoli sanzioni, continuiamo a registrare violazioni di regole basilari come e soprattutto in materia di circolazione stradale»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA