LA MANIFESTAZIONE
Catania Pride, da oggi cinque giorni di appuntamenti per fare “rumore”
Eventi in serie dopo lo stop forzato del 2020: il clou il corteo di sabato al Lungomare
Sarà un “Rumore Pride”. Per farsi sentire dopo lo stop dell’anno scorso obbligato dalla pandemia e per celebrare Raffaella Carrà, icona gay, e la sua canzone. “Alziamo le nostre voci e facciamo RUMORE!” recita il documento politico del Catania Pride 2021. «Alziamo la voce per difendere i nostri corpi dalla violenza incontrastata che ogni giorno lacera le nostre dignità con la pretesa di poterci controllare», per rivendicare «il diritto di sentirci e di esprimerci sulla base della nostra auto-determinazione», «per ricordare chi prima di noi ha combattuto per l’eguaglianza e per il diritto di tutti i corpi di godere di eguali diritti, e di un tempo di vita che non fosse lacerato dall’arroganza degli uomini e dai soprusi della guerra: tra tutti il nostro pensiero va a Gino Strada e a Maria Grazia Cutuli». «Alziamo la voce per rivendicare il diritto di amare chi vogliamo», il riconoscimento istituzionale di ogni forma di famiglia e parità di diritti dei bambini nati da famiglie omogenitoriali, per chiedere «un dibattito libero dal pregiudizio sulla gestazione per altri», per la parità di trattamento delle donne, ancora vittime di violenza e femminicidio, per i diritti delle persone con disabilità, per contrastare le discriminazioni, anche sul lavoro, delle persone LGBTQIA+, e in particolare di trans, disabili e migranti, e per contrastare il giudizio negativo che le religioni monoteiste hanno sempre espresso contro l’omosessualità. Per tutti questi motivi il Pride vuole fare Rumore «perché ci siamo, esistiamo, resistiamo!».
Principi e rivendicazioni che saranno discussi e affrontati nel corso della Pride week che si terrà da oggi 1 settembre al 5 e che prevede tutta una serie di iniziative e di incontri.
Si parte oggi, alle 19, da Gammazita, con la presentazione del libro di Maya De Leo “Queer” sulla storia del movimento Lgbt italiano. Domani, giovedì 2, alle 19 da Gammazita, incontro a cura dell’Uaar (Unione atei agnostici e razionalisti) su religione e tematiche Lgbt. Seguirà la proiezione del film “Boy erased” sulle teorie riparative diffuse negli Usa, ma che hanno preso corpo anche in Italia e a Catania. Si tratta di percorsi che alcuni gruppi religiosi, in particolare evangelisti, propongono per “curare” l’omosessualità e che si traducono in forme di violenza, soprattutto psicologica. Venerdì 3 settembre, alle 19 da Gammazita, si terrà la presentazione del libro “Fuori i nomi” di Simone Alliva, centrato sui protagonisti storici del movimento Lgbt italiano. Alle 21, nello stesso luogo, tributo a Raffaella Carrà con la drag queen Sovranity. Il 5 settembre, a partire dalle 16, al Giardino Scidà, in collaborazione con l’associazione “Famiglie orgogliose”, si terrà un incontro con i più piccoli con giochi e racconti.
Ma il cuore del Gay Pride sarà la manifestazione di sabato 4 settembre che, quest’anno, avrà una forma peculiare in considerazione della pandemia e per la volontà del comitato organizzatore di rispettare i criteri e le norme a tutela della sicurezza e della salute pubblica. Per questo è stato deciso di rinunciare all’abituale corteo con i carri che sfilava per le vie del centro storico, per proporre una manifestazione stanziale, dalle 17 alle 21, in uno spazio ampio e arieggiato quale il Lungomare, chiuso al traffico da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia, con il cuore in piazza Nettuno dove saranno realizzate delle pedane per gli interventi. Ai partecipanti sarà chiesto di rispettare il distanziamento e di indossare la mascherina.
Il Comune ha dato parere positivo e così pure la questura. Anche il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che si è riunito stamattina ha dato le proprie indicazioni sul Pride. Il “circuito” individuato dall'organizzazione si estende in oltre 2 chilometri e mezzo di strada, così da evitare eventuali assembramenti dovuti a una presenza cospicua di partecipanti.
Dunque, via libera a musica, striscioni, megafoni e bandiere arcobaleno: tutti elementi caratterizzanti del Catania Pride, non certo per una mera questione folkloristica: la gioia e il "rumore", rappresentativi della manifestazione stessa, sono caratteristiche proprie di diritti urlati in faccia a quanti vorrebbero sopprimere esistenze diverse dalla propria.
Il Comitato organizzativo del Catania Pride 2021 – che temeva di vedere una manifestazione con ingressi contingentanti, ha voluto quindi ringraziare l’amministrazione comunale, la questura e tutti coloro che si sono attivati per una buona organizzazione e riuscita dell'evento. Il Pride, viene sottolineato, «è una manifestazione politica di rivendicazione di diritti e libertà. Consentirne lo svolgimento nello spazio più ampio della città, con possibilità di distanziamento, con le dovute misure di sicurezza e con i dispositivi di protezione, è una scelta di buon senso».
Dal Comitato c'è l'appello a tutti i partecipanti di indossare la mascherina ed evitare assembramenti. Appuntamento a sabato 4, per manifestare gioiosi, come meglio si sa fare, nel pieno rispetto della salute pubblica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA