ll commissario straordinario del Comune di Catania, Federico Portoghese, non ha le carte in regola per ricoprire l’incarico. Lo stabilisce, senza alcun margine di dubbio, il parere richiesto lo scorso 26 agosto dall’assessorato regionale delle Autonomie locali all’Ufficio legislativo e legale della presidenza della Regione Siciliana.
Nel documento, datato 5 gennaio e dunque arrivato da qualche giorno ai vertici dell'assessorato, l’Avvocatura della Regione giunge a un esito negativo circa l'inclusione dei professori universitari, dei ricercatori e dei dirigenti delle università statali, tra coloro che possono ricoprire l’incarico di commissario degli enti locali dell’Isola. In effetti Portoghese ha prestato servizio all’Università come dirigente di ruolo. Ma l’Ateneo, secondo gli esperti legali, essendo un «Ente Autonomo», non rientra nel novero dei presupposti giuridici stabiliti per supplire alla mancanza del sindaco negli enti locali siciliani.
Il documento che segna il "fine corsa" per Portoghese, articolato su otto pagine, è già sul tavolo del governatore Renato Schifani e dell’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina: a questo punto, al netto della tempistica per eventuali controdeduzioni dell'interessato, appare inevitabile la revoca dell’incarico dell’attuale commissario straordinario del Comune e della Citta metropolitana di Catania.