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Catania, ospedale Vittorio Emanule verso chiusura definitiva

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Catania – Ci siamo. Mentre fervono i preparativi per accogliere al San Marco il presidente della Repubblica Sergio Mattarella da alcuni giorni è scattato il trasferimento degli ultimi reparti dal vecchio Vittorio Emanuele nella nuova struttura di Librino. Si tratta dell’ultimo passaggio fondamentale verso il completamento del trasferimento e la piena fruizione della moderna struttura ospedaliera che tra le sue prerogative ha anche quella di essere una delle pochissime strutture sanitarie antisismiche dell’intero territorio nazionale. L’ospedale ha i suoi pilastri sono realizzati con tecniche antisismiche – sulla stregua dei palazzi moderni di Los Angeles – che consentono all’edificio di restare immobile mentre c’è in atto una scossa di terremoto. A muoversi saranno infatti i pilastri che poggiano su un sistema pneumatico. In questo caso ci sarà maggiore tutela per i pazienti ricoverati e il personale medico che potrà continuare ad operare nella massima sicurezza.

La medesima tecnologia antisismica è stata adottata anche per il costruendo ospedale Humanitas che si trova in territorio di Misterbianco e che dovrebbe entrare in funzione nei primi mesi del prossimo anno. Dal Vittorio Emanuele è stato completato il trasferimento delle Chirurgie, mentre per la Rianimazione sembra che tutta l’operazione sarà ultimata entro domani. A partire da quel momento lo storico Vittorio Emanuele cesserà, quasi del tutto, la sua attività sanitaria che è durata oltre 100 anni in cui è stato il centro della sanità di tutta la zona storica della città. Rimarranno ancora nelle vecchie strutture alcuni ambulatori che saranno trasferiti successivamente: la Medicina nuclare, la Medicina del lavoro, l’ambulatorio per la Terapia del dolore, oltre che alcuni uffici e l’archivio che verrà trasferito in un secondo tempo. Il presidente Mattarella visiterà, quindi, un ospedale già completato in quasi tutti i suoi settori, eccetto per il Pronto soccorso. Per il reparto di emergenza ci vorrà ancora tempo e si vocifera che l’iter sarà completato non prima di gennaio, febbraio 2020.

Nel frattempo proprio in queste settimane la commissione preposta ha provveduto a decretare i vincitori del concorso per il pronto soccorso e i reparti dell’emergenza e avviare le procedure per l’assunzione del personale individuato. Alcuni medici, però, sono ancora specializzandi e avranno l’attestato di idoneità a partire dai primi mesi del prossimo anno. Quanto all’assistenza nel centro storico gli obiettivi, sul quale punta anche l’assessorato regionale alla Salute retto da Ruggero Razza, sono due. Accanto al vecchio Vittorio Emanuele dovrebbe rimanere un ambulatorio per le emergenze mentre per quanto riguarda il Garibaldi centro, nonostante i problemi causati dallo sciopero di alcune maestranze di una ditta in subappalto, i lavori procedono e i tempi di realizzazione della nuova palazzina delle emergenze potrebbero essere rispettati. Il nuovo Ps sorgerà nell’area dell’ospedale con ingresso da via Fabio Filzi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA