«Oggi siamo lontani dalla zona di emergenza, regioni del Nord con una tradizione sanitaria molto più solida della nostra vivono in una condizione di emergenza e questo non significa che possa accadere anche alla Sicilia. Finora i risultati sono apprezzabili: merito del personale sanitario, dei cittadini, delle forze dell’ordine e del Governo regionale». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine dell’inaugurazione del nuovo pronto soccorso dell’ospedale San Marco di Catania, dove oggi c'è stato il taglio del nastro della struttura che sarà aperta al pubblico da giovedì prossimo.
Parlando ancora dell'emergenza coronavirus, il governaore ha spiegato che «se non ci sono controlli serrati, in questo periodo natalizio, si corre il rischio di dovere adottare provvedimenti restrittivi. E questo non ce lo possiamo e non ce lo dobbiamo permettere. Quindi rinnoviamo l’appello alla responsabilità di ogni cittadino affinché si possa trascorrere il Natale in serenità, consentendo agli operatori economici di potere lavorare senza bisogno di doverne soffrire». .
«A ogni nuova ordinanza – ha aggiunto il presidente Musumeci – chiediamo sempre maggiori controlli ai Prefetti che ci assicurano di intervenire con le forze dell’ordine. Che non hanno, però, sufficienti unità per fare fronte a tutte le esigenze del territorio. Questo è un grossissimo guaio, lo abbiamo detto al ministro Lamorgese e lo abbiamo ripetuto al capo della polizia».
A parlare del nuovo pronto soccorso è stato l'assessore alla Salute Ruggero Razza: «Non c'è provincia e non c'è territorio della Sicilia – ha detto – che non sia interessato da un intervento di ricostruzione edilizia o di miglioramento tecnologico. E’ il lavoro di quattro anni. Questa è una struttura che si pensava rimanesse una cattedrale nel deserto che per molti anni la Regione non era riuscita a completare. Adesso si chiude la fase di completamento».
«Contemporaneamente – ha aggiunto – stiamo lavorando a Messina dove è attivo il cantiere del pronto soccorso del Policlinico, a Palermo al Civico e a Villa Sofia. E’ stato già finanziato il pronto soccorso dell’ospedale Cervello, si sta per completare quello di Vittoria ed è in corso di realizzazione quello di Avola».
«Oggi l’ospedale San Marco – ha spiegato ancora Razza – è il Dipartimento di emergenza con il maggior numero di accessi di tutta la Sicilia Orientale e è anche l’ospedale che ha dato assistenza a 1500 malati di Covid ricoverati, in cui sono nati dalla sua apertura oltre 4500 bambini. Ha visto sia la vita che la gestione della pandemia da chi è stato in terapia intensiva, a chi non ce l’ha fatta e a chi è guarito»
«Il nuovo Pronto Soccorso – ha aggiunto – è strategico per la posizione vicino l'aeroporto e l’autostrada. Stiamo lavorando anche alla modifica dell’aerea di atterraggio per gli elicotteri per dare la possibilità a questa che è una struttura di emergenza di secondo livello di raccogliere – nell’ambito della rete trauma – pazienti da ogni parte della Sicilia».