il caso
Catania, l’esempio della Geotrans che passa agli ex dipendenti: «Così le aziende confiscate alla mafia possono crescere»
Era stata sottratta al clan Santapaola Ercolano nel 2019: ora sarà gestita dalla nuova coop
La "Geotrans di Catania", colosso siciliano dei trasporti su gomma appartenuta al clan Santapaola-Ercolano, sequestrata nel 2014 e confiscata definitivamente nel 2019, è passata in gestione alla Geotrans Coop, la cooperativa costituita dagli ex dipendenti della società.
Lo ha reso noto la Legacoop Sicilia, parlando di una «storia a lieto fine come non sempre è accaduto in passato nel mondo delle aziende confiscate alla mafia». La formalizzazione della concessione gratuita dei beni aziendali e il passaggio di commesse e contratti sotto la bandiera della Geotrans coop è avvenuta ieri pomeriggio dal notaio alla presenza dei rappresentanti di Legacoop Sicilia, che fin dall’inizio «ha sostenuto – sottolinea l’associazione – il percorso di rinascita dell’azienda e ha partecipato alla costituzione della nuova cooperativa che la gestirà nei prossimi anni. L’operazione è stata possibile anche grazie all’aiuto economico della Cfi, società partecipata dal ministero dello Sviluppo economico».
«È stata Legacoop Sicilia – afferma il vicepresidente Alessandro Sciortino – a pilotare e condurre in porto alcune operazioni necessarie al mantenimento in vita dell’azienda dopo che, a seguito del sequestro e della confisca, la clientela storica aveva voltato le spalle alla Geotrans. Tra queste c'è l'importante commessa di Coop Alleanza 3.0, il colosso della Gdo che fa capo a Legacoop, che attraverso il presidente di allora Adriano Turrini ha sostenuto l’impresa in amministrazione giudiziaria».
Ad apporre materialmente la firma nell’atto di affidamento Luciano Modica, in un primo tempo amministratore giudiziario, quindi amministratore unico nominato dall’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, e ora presidente della nuova coop. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA