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Catania, lavori entro 11 mesi per la rete fognaria e il depuratore

Di Maria Elena Quaiotti |

Catania (finalmente) avrà le fognature. La notizia è stata ufficializzata ieri dopo che la settimana scorsa il commissario unico nazionale per la depurazione Enrico Rolle, nominato solo un anno fa, ha approvato il progetto di servizi e firmato la determina a contrarre per il completamento dell’impianto di depurazione di Pantano d’Arci e l’estensione della rete fognante nell’agglomerato di Catania. Si tratta del mega progetto da 462 milioni di euro che, per quanto riguarda le fognature, è stato suddiviso in sette lotti che partiranno contemporaneamente, con una programmazione precisa ed un tempo di realizzazione previsto di circa quattro anni. Entro trenta giorni sarà pronto il bando di gara, ente appaltante Invitalia, con un cronoprogramma preciso che prevede l’inizio dei lavori dai sei agli undici mesi a partire da adesso.

I soldi ci sono: 393 milioni di euro derivanti dai fondi CIPE (213,13 milioni di euro), dal “Patto per Catania” (120 milioni di euro), dal “Patto per il Sud” (6,2 milioni di euro) e da tariffa a carico del gestore (54,6 milioni di euro), più ulteriori interventi a carico del gestore per 68 milioni di euro. Catania è uno dei casi più significativi di infrazione delle direttive europee per quanto riguarda il trattamento delle acque reflue urbane, con una rete fognaria che allo stato attuale vede serviti solo 70mila abitanti: il progetto prevede infatti la realizzazione dell’allacciamento di 475mila abitanti con l’estensione delle reti che coinvolgerà i territori di Catania (ad eccezione di San Giovanni Galermo, la cui rete fognaria sarà collegata al depuratore di Misterbianco), Aci Castello, Aci Catena (per la parte relativa al collettore di “salvaguardia” a servizio dell’area marina protetta dell’Isola dei Ciclopi), Acireale (una piccola area in zona Capomulini), San Gregorio, San Giovanni La Punta, Sant’Agata li Battiati, Tremestieri Etneo e Gravina.

Nel frattempo, attraverso Sidra si procederà all’adeguamento del depuratore con la riabilitazione delle condotte e degli allacci già attivi, in modo da evitare ulteriori ritardi in fase di avvio dei nuovi lavori. Lavori che, considerate le tempistiche, non inizieranno prima del 2019, ma ora non ci sono più scuse per rimandare un progetto pronto da anni e bloccato diverse volte per il dirottamento dei fondi ottenuti per le fognature verso altri utilizzi.

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