Continua la protesta dei 50 lavoratori della Cipi, azienda di gadget, intenzionata a chiudere lo stabilimento catanese e a licenziare il personale per delocalizzare la produzione. Oggi i lavoratori hanno manifestato davanti alla sede alla zona industriale, sostenuti dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Ugl, con le rispettive federazioni di categoria, Slc Cgil, Fistel Cisl e Ugl Chimici.
I sindacati hanno proclamato per domani una giornata di sciopero, con presidî davanti alla sede aziendale e in piazza Duomo, dove il raduno è previsto alle 10.
Cgil, Cisl e Ugl sono critici verso l’atteggiamento di totale chiusura della proprietà, manifestato ancora una volta in occasione del tavolo convocato dalla Regione. Anche il ministero dello Sviluppo Economico, la settimana scorsa, ha condannato «l’atteggiamento di grave irresponsabilità dei proprietari, che rifiutano ogni percorso alternativo alla procedura di licenziamento collettivo».
Intanto l’azienda, in una nota diffusa ieri, pur comprendendo «il disagio dei lavoratori coinvolti», prende le distanze «dai toni e dai contenuti dei comunicati che sono stati pubblicati. Prima di arrivare a questa dolorosa decisione – continua la nota – l’azienda ha sopportato per anni gravi perdite economiche che hanno portato al progressivo assorbimento della liquidità immessa».