Catania, la metro fino all’aeroporto: sui fondi risposta Ue entro il mese

Di Andrea Lodato / 05 Febbraio 2019

CATANIA – Dalla metropolitana di Catania (letteralmente esplosa anche quest’anno con le festività di Sant’Agata), alla ripresa dei lavori sulla Siracusa-Gela, sino al completamento dei lavori in corso sulla Catania-Palermo. E, soprattutto, in questa fase, la riattivazione dei cantieri della Cmc sulla Agrigento-A19 e sulla Agrigento-Palermo. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, continua a girare tra un cantiere e l’altro, a passare da una manifestazione (di protesta) all’altra, cercando non tanto di dividere in parti uguali rassicurazioni e speranze, ma chiedendo agli interlocutori tecnici e istituzionali (in testa Anas e imprese) risposte concrete, impegni precisi, date e scadenze senza trappole e senza equivoci.

E, naturalmente, l’interlocuzione politica dell’assessore regionale è concentrata tanto sul governo nazionale, chiedendo il rispetto degli impegni che sono stati presi (per esempio sulla Ragusa-Catania), ma anche con le istituzioni europee, che sono uno dei snodi nevralgici di molti progetti infrastrutturali di questa regione.

Ieri l’assessore Falcone era a Catania, ed ha ribadito un concetto che più volte sia lui che il presidente della Regione, Nello Musumeci, hanno espresso, sottoscrivendo un preciso impegno: «La metro di Catania – ha ricordato Falcone – deve arrivare fino all’aeroporto entro pochi anni. Per questo con il sindaco Salvo Pogliese abbiamo incontrato ieri Nicolas Gibert-Morin dell’unità Italia-Malta della Direzione generale Regio European Commission. La città ha tutte le carte in regola per avere il finanziamento che serve per costruire la tratta Stesicoro-Fontanarossa».

L’incontro di Catania tra l’assessore Falcone, il sindaco Pogliese e Nicolas Gibert-Morin, è servito ai due esponenti politici siciliani a mostrare che cosa è stato realizzato in questi anni a Catania, come la città sta gestendo la straordinaria risorsa che è rappresentata dalla metropolitana.

«Abbiamo fatto un giro mentre la festività di Sant’Agata 2019 è nel vivo – ha detto ancora l’assessore Falcone – e gli utenti della metro crescono naturalmente ancor di più. Gibert-Morin ha potuto toccare con mano le straordinarie potenzialità del progetto metro. Entro questo mese avremo notizie dall’Unione Europea sui fondi. La Sicilia si confronta e lavora al proprio futuro finalmente a testa alta».

Come detto sono tanti i fronti su cui la Regione si sta muovendo in questo momento. E con Morin, l’assessore ha anche affrontato l’altro argomento spinoso legato a Bruxelles, cioè il finanziamento di 48 milioni per i lotti della Siracusa-Gela. «Quei fondi – ricorda Falcone – si sarebbero dovuti spendere entro il 31 marzo del 2019, ma per le note vicissitudini in cui è incappata l’impresa Condotte, siamo al fermo nei cantieri che va avanti ormai da due anni. E’ chiaro che non possiamo permetterci di perdere quelle risorse, anche perchè sono già state anticipate e certificate, dunque per la Regione sarebbe un problema enorme non averle. A Morin abbiamo chiesto di farsi portavoce a Bruxelles della nostra richiesta di allungare la disponibilità sino al 2023, oltre la scadenza della programmazione 2014-2020. Si è mostrato disponibile, anche perché, ci ha detto, in passato è già accaduto, per esempio con i fondi della Agrigento-Caltanissetta. Aspettiamo, dunque, nei prossimi giorni una risposta su questi 48 milioni, perché i lavori sulla Siracusa-Gela devono ripartire e vogliamo cercare di recuperare il troppo tempo che è stato perduto per la realizzazione di una strada fondamentale per lo sviluppo di una grande area della Sicilia».

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: metropolitana catania siracusa gela