CATANIA Non una semplice grotta ma la testimonianza e la tradizione di un intero quartiere che si perde nella notte dei tempi. A San Giovanni Galermo l’iniziativa legata a “la Natività in una Grotta” ha permesso a centinaia di famiglie, catanesi e non, di poter ammirare da vicino un monumento storico e naturalistico rimasto chiuso al pubblico per anni.
“La grotta di San Giovanni Battista rappresenta un’enorme risorsa per tutta la città. Su di lei ruotano tantissimi aneddoti e leggende. Questo rappresenta un trampolino di lancio fondamentale per costruire un circolo virtuoso che veda coinvolte tutte le forze sociali ed istituzionali del territorio. Una collaborazione che può portare a riscoprire tutti quei tesori che per troppo tempo sono finiti nel dimenticatoio”. A parlare è Erio Buceti, presidente della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo”. Accanto a lui, il Sindaco di Catania Salvo Pogliese, l’assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Lombardo, il consigliere comunale Luca Sangiorgio, il presidente del comitato per i festeggiamenti dell’Immacolata Concezione Giuseppe Di Mariano, il presidente della guardie ambientali di San Giovanni Galermo, Raimondo Lombardo, il consigliere comunale Sebastiano Anastasi e decine di famiglie che per la prima volta hanno visto da vicino la grotta.
“Questa iniziativa – sottolinea il sindaco Pogliese- è la dimostrazione di come si riesca a mantenere un legame unico con il quartiere attraverso il lavoro di tutti. Per l’amministrazione comunale è fondamentale avviare un rapporto di fattiva collaborazione con le municipalità. Noi crediamo nel decentramento e daremo seguito a questo anche nell’immediato futuro con altri interventi normativi. Voi- continua Pogliese- state interpretando questo ruolo in modo assolutamente qualificante e questo ci fa ben sperare».
A dare un contributo determinante per l’iniziativa “la Natività in una Grotta” sono stati gli alunni del Liceo artistico “Emilio Greco” e dell’istituto comprensivo “Padre Santo Di Guardo – Quasimodo” (presenti per l’occasione i due dirigenti, rispettivamente Antonio Alessandro Massimino e Simona Perni) che hanno realizzato le decorazioni della grotta usando materiale riciclato. Al professore Salvo Fazio, invece, il compito di mantenere in vita la memoria storica della caverna narrando ai presenti, nel corso della manifestazione, gli aneddoti più importanti legati alla grotta di San Giovanni Battista.