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Catania, inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università per la prima volta in streaming

Di Redazione |

Catania – “L’Università che verrà” tra scienza, conoscenza, identità, ma anche cambiamento, coraggio, sfida e creatività. Sono solo alcune delle parole chiave che verranno declinate nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2020/2021 dell’Università di Catania, il 586° dalla fondazione, che si terrà, in streaming, venerdì 12 febbraio, a partire dalle 12.

L’Ateneo catanese ha infatti voluto trasformare l’esigenza di realizzare l’evento online “Unict 2021”, a causa dell’emergenza sanitaria, in una opportunità, adottando un nuovo format e nuove modalità di racconto e, più in generale, attraverso una cerimonia innovativa che rompe gli schemi e le convenzioni tradizionali. Per questa volta verranno accantonate consuetudini come il corteo dei rappresentanti dei dipartimenti, ma, grazie alla tecnologia, sarà data voce e ampia visibilità a tutte le componenti della comunità accademica, con particolare riguardo agli studenti, a conferma della loro “centralità” all’interno dell’Università di Catania.

Quando ci lasceremo alle spalle questo momento storico, l’università si troverà a confrontarsi con un mondo che, con tutta probabilità, sarà profondamente diverso: a una grande comunità fondata sulla scienza e sulla conoscenza spetterà il compito di reinventare l’avvenire e ricostruirlo con creatività e coraggio. Per la ricerca di una nuova identità serviranno individui e gruppi che abbiano la capacità di vedere oltre il presente e prevedere le esigenze delle prossime generazioni. Sarà pertanto questo il concept della cerimonia di quest’anno, una visione del futuro dell’ateneo che sarà “raccontata” dai prestigiosi ospiti che interverranno alla cerimonia organizzata dal Siculorum Gymnasium, impegnato a guardare oltre, ad immaginare, con coraggio, l’università che verrà. Grazie alla call “Ritorno al futuro!” gli studenti festeggeranno il 586° compleanno dell’ateneo con i loro brevi video-selfie che parleranno di aspettative, aspirazioni e progetti cui affidare il proprio “ritorno al futuro”. Ma non solo: proprio agli studenti universitari Danilo Nuncibello, laureando in Ingegneria e speaker di Radio Zammù, la radio dell’Università di Catania, e Martina Sapone, neolaureata in Filologia classica e alumna della Scuola Superiore di Catania, è affidata la conduzione della cerimonia. Assieme a loro il rettore Francesco Priolo, nel suo messaggio alla comunità accademica incentrato sulla parola-chiave #cambiamento, traccerà le direzioni di sviluppo dell’Ateneo catanese, con i contributi del direttore generale, Giovanni La Via e del prorettore Vania Patanè.

Tra gli ospiti d’eccezione della cerimonia, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli che declinerà la parola chiave #visione, e il regista di fama internazionale, figura artistica e manageriale poliedrica, oggi direttore del Teatro nazionale di Genova, Davide Livermore, con la sua idea di #creatività. A questa inconsueta cerimonia partecipano inoltre alcuni testimonial: tre catanesi doc, tre personalità del mondo della musica, dello sport e della cultura che si sono fatte strada nel mondo. Il messaggio che Unict vorrebbe consegnare ai propri studenti è infatti “Ovunque da qui”: da Catania, e dalla nostra Università, si può arrivare ovunque. Si tratta della ‘cantantessa’ Carmen Consoli (#identità), della schermitrice Rossella Fiamingo (#sfida), dell’editorialista di Repubblica Francesco Merlo (#curiosità).

L’evento si avvarrà della collaborazione con TEDX Catania Studio con un talk affidato allo speaker Antonio Coco, laureato all’Università di Catania, oggi docente di Diritto internazionale alla School of Law of the University of Essex e all’Oxford University. Con la sua testimonianza metterà in luce i temi di carattere scientifico, economico e sociale che sono sviluppati a partire dalle competenze e dai punti di forza dell’ateneo catanese. Il suo talk è intitolato “Attacchi informatici: la comunità internazionale a difesa dei diritti”: il cyberspazio non è un nuovo mondo senza regole, ma un mezzo di comunicazione nell’uso del quale ogni Stato ha obblighi internazionali che impongono la protezione di infrastrutture critiche. “L’Università che verrà” sarà infine scandita inoltre dalla presentazione della nuova identità visiva di Unict, realizzata dall’agenzia di comunicazione iMille, e curata da Simone Tornabene (Head of strategy) e Matteo Roversi (Head of Brand experience design).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA